MESSINA – Lunedì 30 ottobre alle 15 si terrà un presidio studentesco in Piazza “S. Pugliatti”, in cui prenderanno parte tutte le associazioni universitarie messinesi. Gli studenti universitari, come ribadito anche paradossalmente dall’amministrazione, costituiscono il fulcro della vita dell’intero ateneo “e per tali ragioni – sostengono in coro – non possiamo assolutamente accettare di non essere considerati nella scelta del futuro Rettore. Le istanze della nostra componente, pervenute all’amministrazione centrale attraverso i nostri rappresentanti oltre un mese fa – spiegano – sono state prima ignorate e poi addirittura bocciate all’interno del Senato Accademico, con atteggiamento sordo ed autoreferenziale. Come già detto – prosegue una nota sottoscritta dalle associazioni non possiamo permettere che un momento così importante della vita del nostro Ateneo rimanga un privilegio della componente accademica, dimenticando nuovamente o volutamente che il Rettore e l’università tutta esiste grazie a Noi!”. La nota è stata sottoscritta dalle associazioni Ares, Astra, Atreju – La compagnia degli Studenti, Azione Universitaria, Circolo Solstitium, ClAud, Controcorrente, M31, Morgana, Orizzonte, ORUM, SUD – Studenti Universitari Democratici, UDU – Unione degli Universitari, Unimeliorism, UnixMe – Universitari per Messina.
“Questa rottura con l’amministrazione, rispecchiata da questa protesta – rimarcano – si concretizzerà anche attraverso la mancata partecipazione delle associazioni a tutte le iniziative portate avanti dell’amministrazione centrale che vorrebbe coinvolgere gli studenti: non ci si può chiedere di partecipare ad eventi come il “Welcome Day” in programma per giorno 9 novembre ed escluderci di fatto dalla competizione elettorale. Per l’ennesima volta, ci faremo portavoci di una nuova proposta per dare la giusta dignità al nostro elettorato, già formulata e che verrà protocollata immediatamente lunedì mattina alla governance dell’Ateneo. Chiediamo ai sindacati universitari di starci accanto, con solidarietà e partecipazione, in un momento così delicato per democrazia della nostra università. Chiediamo ai candidati, al decano ed a tutti gli organi superiori di farsi carico della tutela dei nostri diritti e di assumere un atteggiamento inclusivo”.