“Evidentemente a qualcuno non fa bene la nuova gestione avviata all’interno dell’Atm. Ci sono persone che tentano di frenare l’azione di rinnovamento che sto portando avanti, non so se sono assoldati da qualcuno, o se semplicemente remano contro perché stiamo toccando cose che erano ferme e cristallizzate da sempre. Ma si andrà avanti così.”
E’ durissimo il Commissario dell’Atm Domenico Manna, che si lascia andare a forti dichiarazioni al termine di una seduta della Commissione mobilità che era stata convocata per proseguire il dibattito su Azienda trasporti e servizi. A tenere banco, naturalmente, gli ultimi episodi che si sono registrati nella sede di via La Farina e che hanno riportato anche l’attenzione delle Forze dell’ordine che dovranno indagare per capire cosa sta accadendo.
Durante il dibattito, a cui hanno partecipato i vertici dirigenziali dell’Atm e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, diversi erano stati gli argomenti tirati in ballo dai consiglieri. Sono stati chiesti chiarimenti sulle carenze di autisti, carenze confermate dagli stessi dirigenti, (vedi articolo a parte), si è parlato anche di manutenzione della linea tranviaria e dell’ipotesi di internalizzare il servizio, ipotesi comunque di difficile attuazione. Quasi subito però la discussione si è spostata sui fatti di cronaca che hanno riacceso un po’ di preoccupazione. A raccontare quanto accaduto è stato lo stesso commissario Manna. Nei giorni scorsi un biglietto intimidatorio, poi le minacce ad un dipendente e alla fine l’armadietto scassinato nella stanza dell’ex Direttore generale Claudio Conte e qualche documento che a quanto pare è sparito. Un escalation di fatti quantomeno singolari e di certo non casuali, dato il rinnovamento avviato dal commissario Manna, d’intesa con l’amministrazione comunale, negli ultimi mesi.
“Abbiamo istituito un Ufficio unico per le turnazioni che ha sostituito una moltitudine di altri piccoli uffici che potevano portare a favoritismi e turni privilegiati per qualcuno a discapito di altri. Abbiamo invece creato un ufficio blindato che non ha interferenze con l’esterno. Un dipendente ha subito minacce, poi abbiamo trovato il biglietto intimidatorio” racconta Manna.
L’altro episodio è quello che si riferisce alla “visita con scasso” di cui si sono accorti alcuni dipendenti ieri mattina al rientro al lavoro dopo il week end. “ Si sono registrati ingressi non autorizzati da parte di persone che non fanno parte dell’azienda negli uffici dell’ex direttore Conte. Stiamo vagliando se dall’armadio scassinato mancano cose importanti, poi agiremo di conseguenza”. Su questa vicenda è più cauto il commissario Manna, anche se a quanto pare ci saranno dei risvolti. La certezza è che in via La Farina c’è la volontà di cambiare. “Quando si deve fare ordine in una stanza c’è sempre un’iniziale momento di caos, quindi anche in questo caso è ovvio che ci sono dei riflessi negativi”.
Per il commissario la cosa più urgente da fare era intanto dare fiducia al personale, nella convinzione che in questa fase l’azienda può salvarsi solo se il personale ci crede. E se a qualcuno non piace si andrà avanti ugualmente così. Con l’appoggio del consiglio comunale che ha garantito che sarà in prima linea in questa battaglia. (Francesca Stornante)