In fila in strada, sotto il sole o la pioggia. O fermi ad attendere il proprio turno al bar per l’assenza di un banale eliminacode. Pratiche inevase, mancata digitalizzazione. Sono solo alcuni dei disagi lamentati nei mesi scorsi dagli utenti del Dipartimento. Così, dopo le segnalazioni, è scattato il “blitz” del sindaco De Luca, del vicesindaco Mondello e del consigliere comunale Pergolizzi al dipartimento urbanistica (nei locali dell’ex Dante Alighieri). Come ogni mattina si è formata una lunga fila di professionisti in attesa di poter avere notizie di pratiche e procedure, notificare atti.
In condizioni disagevoli le file si formano fuori dall’edificio, a causa dell’inadeguatezza dei locali, di problematiche organizzative e di orari troppo ridotti rispetto alle esigenze. A tutt’oggi infatti gli orari di ricevimento risultano essere i seguenti:
martedì dalle 10.30 alle 13.00
mercoledì dalle ore 12.00 alle 13.00
giovedì dalle ore 15,00 alle 16.30
Il consigliere comunale Nello Pergolizzi, raccogliendo le istanze dei professionisti (architetti, ingegneri, geometri) ha voluto far verificare al sindaco la situazione al fine di andare incontro alle esigenza dell’utenza ampliando anche le fasce orarie di ricevimento. Del tutto paradossale poi il fatto che invece degli eliminacode vi siano dei semplici fogli affissi addirittura sul PORTONE dell’edificio….. Basterebbe mettere un eliminacode per ritrovarci nel 2020…..
“Non è più tollerabile il metodo dei fogli affissi al portone di accesso agli uffici- ha commentato De Luca– Inoltre, non è stata mai prevista una sala di attesa per i vari professionisti, costretti a lunghe attese al di fuori del portone di ingresso degli uffici ed, in caso di particolari condizioni climatiche, si trovano costretti a trovare riparo presso il bar che si trova di fronte agli stessi o, in alternativa, nelle proprie autovetture”.
Tra le criticità segnalate dal consigliere comunale c’è anche la mancata attivazione dell’appalto, peraltro già aggiudicato, per la digitalizzazione di tutte le pratiche giacenti in archivio, che porterebbe una razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane presenti e maggiori introiti per la P.A. (diritti di accesso al sistema informatico).
Al momento inoltre risulterebbero inevase per carenza di personale presso l’Ufficio Condono Edilizio numerose istanze di sanatoria alcune delle quali presentate oltre 34 anni fa (le meno “datate” sono state presentate 16 anni fa….. e ancora non sono state esaminate). Molte ditte che richiedono il condono inoltre non presentano perizia giurata in sostituzione della concessione edilizia in sanatoria e questo rappresenta un mancato introito.Dopo il sopralluogo De Luca e Mondello hanno concordato la valutazione dei provvedimenti da adottare.