Nel corso della lunga intervista rilasciata a Martina Pastorelli, giornalista e conduttrice de #lachiesachecè andata in onda il 12 gennaio, Morosini è intervenuto su diversi temi d’attualità sottoponendosi alle domande dell’intervistatrice. Non sono mancati i riferimenti all’emergenza-Coronavirus. Particolare attenzione alla fase attuale tra il pericolo di una terza ondata e la campagna vaccinale iniziata il 27 dicembre in Italia come nel resto d’Europa. L’ufficio stampa dell’arcidiocesi Reggio – Bova ha inoltrato una sintesi dell’intervista rilasciata soffermandosi sull’emergenza vaccini.“Risultano vaccinati poco più di ottomila soggetti al fronte di 25mila dosi disponibili. Parliamo solo del 32%, ben al di sotto della media nazionale del 55%. Ma perché avviene tutto questo? Perché dobbiamo sempre essere costantemente fanalino di coda?” ha detto il Pastore della Chiesa reggina-bovese.
Morosini ha avanzato una perplessità sulle tappe individuate dalla campagna nazionale: “Quando si parla di vaccinare le persone “a rischio” perché non si includono anche i sacerdoti che quotidianamente vivono la comunità, la visita ai malati e lo stare in relazione con gli altri? Ho l’impressione – ha dichiarato Morosini – che si sta ampliando una cultura per cui alla Chiesa si deve solo chiedere, ma non si pensa mai a dare quello che è necessario per svolgere il proprio magistero”. A proposito della situazione calabrese ha dichiarato: “Siamo disponibili ad offrire i nostri locali per somministrare i vaccini sul territorio di Reggio Calabria. Specialmente in quelle zone del territorio in cui non esiste neanche la guardia medica”.
L’arcivescovo, però, si attende i dovuti riscontri dalle Autorità competenti per poter formalizzare la disponibilità dell’arcidiocesi reggina di farsi prossima alle istituzioni statali in questo servizio. Servono interlocutori chiari. “Manca una progettazione rispetto alla campagna di vaccinazione sul territorio di Reggio Calabria. Al momento non è chiaro con chi definire questa possibilità che ci sta molto a cuore”, ha precisato Morosini.
Infine, l’arcivescovo di Reggio Calabria ha voluto concludere la sua riflessione sul Covid-19 con un pensiero globale sui duri mesi che si stanno vivendo: “La speranza di uscire dall’incubo-Coronavirus si può pensare possa dipendere solo dalla “buona volontà” dei singoli, ma questo non è sufficiente. Serve piuttosto un’azione lungimirante da parte di chi governa: purtroppo i problemi sono tanti e ancora totalmente irrisolti”.