Prova a placare gli animi il presidente f.f. della regione Calabria Nino Spirlì. Le ultime ore, infatti, hanno visto le reazioni furiose dell’ordine dei medici calabresi alle dichiarazioni del commissario Longo. Il quale aveva commentato l’ultimo posto nelle vaccinazioni della Calabria puntando il dito sui medici: “Pochi vaccinati perché i medici non aderiscono”. Dichiarazione fatta durante un programma di una famosa radio nazionale. Le reazioni non sono mancate e i 5 presidenti delle province calabresi scrivono al commissario ad acta chiedendo scuse formali
In questo clima di alta tensione si inserisce Spirlì che prova a mediare. «Prendo atto con dispiacere della polemica avviata dai presidenti degli Ordini dei medici della Calabria contro il commissario ad acta della Sanità regionale, Guido Longo, in merito a una sua recente dichiarazione sulla campagna di vaccinazione. Per quel che mi riguarda, sono al suo fianco. Incontro il commissario ogni giorno e posso dire che, fin dal suo insediamento, ha messo in atto un’accanita difesa dei medici e di tutto il personale sanitario calabrese.
“Questo piccolo incidente è una delle tante prove di come, durante un’intervista, si possa fraintendere un buon proposito e trasformarlo in una accusa inesistente. Avrò modo di incontrare il commissario e di chiarire quello che appare come uno spiacevole incidente tra persone perbene che hanno a cuore la tutela della salute della gente di Calabria». È quanto afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria in una nota stampa.