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Vaccini in Fiera: attese al freddo e rabbia, una tenda del 118 per alleviare i disagi

MESSINA – Code, disagi e tanta rabbia. Soprattutto se ad attendere per la vaccinazione, nei due padiglioni allestiti in Fiera (uno per AstraZeneca, l’altro per Pfizer), sono persone che hanno più di 70 anni. Per giunta in una giornata fredda e piovosa, quale quella di ieri, sabato 20 marzo. “Persone – sbotta Rosaria, parente di un anziano – che non dovrebbero stare fuori col maltempo a fare la fila per un vaccino che le tuteli e che invece per colpa della disorganizzazione rischia di farle ammalare in quanto lasciate esposte alle intemperie. Le immagini fanno impressione perché ci vietano gli assembramenti e poi li fanno fare alle persone anziane con i loro accompagnatori. Perché così tanti appuntamenti in un giorno?”.

C’è chi cerca di fare una analisi che va oltre. “Invece di ingigantire la cosa – ribatte Lorenzo – siate onesti e affermate con serenità che nessuno attende più di due ore. E che molti non rispettano la prenotazione e che per ogni potenziale vaccino ci sono due o tre persone quali accompagnatori che vagano all’interno della Fiera. Tradotto: duecento richiedenti il vaccino e quattrocento persone presenti…”.

Giacomo è con il suocero, novantenne e su una sedia a rotelle: “E’ rimasto in fila dalle 11 alle 13, 30”. C’è chi evidenzia la necessità di locali igienici adatti ad ospitare le carrozzine. E chi si sofferma sulle perdite di tempo causate da quanti giungono con il modulo per l’anamnesi del paziente in bianco.

In seguito ai disagi, nel piazzale hub della Fiera è stata installata una tenda del 118 in attesa, nei prossimi giorni, di tunnel retrattili e app elimina code. Per eliminare le file di persone all’esterno e in previsione di un sempre maggiore flusso di utenti nei prossimi giorni, sarà prevista anche la fruizione di un’applicazione che prevede un eliminacode virtuale di nuova concezione che permetterà di arrivare all’hub, dopo la prenotazione, e consentirà agli utenti di inserirsi in una fila ‘virtuale’ e ricevere notifiche sullo stato di avanzamento della fila, arrivando così non troppo in anticipo e non attendendo inutilmente fuori dai padiglioni. Ma bisogna aspettare ancora qualche giorno. Almeno questa è la speranza per non vedere più immagini come quelle di ieri, sabato 20 marzo. A Messina come in tante altre parti d’Italia. (Carmelo Caspanello)