1. Tutti i candidati, a qualsiasi carica, compresi quindi gli assessori della giunta, si impegnano sin da ora a non cambiare lista né partito subito dopo le elezioni o nel corso del mandato, pena le dimissioni che, non potendo essere imposte, auspichiamo siano un gesto spontaneo in nome di un principio di etica che dovrebbe vederci tutti concordi.
2. Tutti i candidati dovranno presentare un’autocertificazione che attesti l’assenza di processi in corso, di indagini a loro carico o di condanne passate in giudicato.
3. Da oggi e fino al momento della presentazione delle liste tutti i candidati si impegnano a non passare da una lista ad un’altra o da un partito ad un altro, evitando episodi incresciosi che non giovano né all’immagine del singolo che a quella della coalizione, attualmente impegnata in un percorso di rinnovamento dei metodi, delle scelte e dei contenuti.
4. Tutti gli eletti nonché i componenti della giunta dovranno impegnarsi a rendere noti e trasparenti i dati relativi al reddito e al patrimonio.
Sono i quattro punti contenuti nel codice etico che il candidato sindaco del centrosinistra, Felice Calabrò, ha sottoposto all’attenzione dei partiti della coalizione da applicare in occasione delle amministrative del 9 e 10 giugno e da condividere come segnale chiaro di una precisa volontà di cambiamento da parte di tutte le forze in campo.
Tutti i candidati, sia al Consiglio Comunale sia ai Consigli di Circoscrizione, saranno invitati a sottoscrivere il Codice etico condiviso dalle forze politiche e che, pur non avendo alcuna forza impositiva, ha però una valenza morale.
“Nell’auspicio che il Codice etico proposto sia vissuto non come una forzatura o un’imposizione ma come un naturale modo di presentarci agli elettori messinesi in uno dei momenti più difficili della storia della nostra città – afferma Calabrò – siamo certi che l’impegno di ognuno di noi per rinnovare la Politica passi anche da questi semplici gesti”.