Il Nemo Sud, Centro Clinico di riferimento per i pazienti affetti da patologie neuromuscolari in tutto il Sud Italia, ha elaborato un progetto di sensibilizzazione alla disabilità rivolto alle Istituzioni Scolastiche. Più in particolare le attività sono state pensate per le classi 4 elementare e vogliono porsi come strumenti complementari ai percorsi formativi ordinari.
Primo Istituto “pilota” sarà il Comprensivo “Santa Margherita”. Il 21, 28 febbraio e 7 marzo, gli operatori del NEMO SUD (che parteciperanno al Seminario in veste di “volontari” e quindi al di fuori dell’orario di lavoro) con professionalità e sorriso, incontreranno i bimbi delle tre classi di Galati Marina, Giampilieri e Ponteschiavo.
I neurologi Gianluca Vita e Massimo Russo, la pneumologa Claudia Profazio, il fisioterapista Filippo Cavallaro, la Psicologa Stefania La Foresta, la logopedista Alessandra Neri, la Coordinatrice Infermieristica Mariella Macrì e l’infermiera Daniela Cattafi, la responsabile della Comunicazione e del Progetto Letizia Bucalo, parleranno ai piccoli alunni dell’Istituto “Santa Margherita” delle loro professioni, della cura, di disabilità e di come sia importante mettersi nei panni di chi soffre a causa della malattia.
Verrà quindi dato modo al partecipante di comprendere il “punto di vista” di un paziente affetto da patologia neuromuscolare, imparando il rispetto dell’ altro e a relazionarsi con il mondo della disabilità. Favorendo l’incontro, l’integrazione e il confronto tra i ragazzi attraverso l’acquisizione di utili informazioni, l’iniziativa vuole offrire agli alunni e agli insegnanti un’opportunità di crescita e di confronto.
Agli studenti sarà donata una Fiaba inserita in un opuscolo informativo appositamente creato per il Seminario e contenente informazioni utili non solo all’alunno ma anche alla sua famiglia.
La Fiaba “I doni del Regno di Reya”, scritta da Letizia Bucalo ed illustrata da Maria Irrera (Subversiva Adv), ha come protagonista, Mirtigrappolo, una dolce fatina nata senza ali che suggerirà al lettore che “chi è differente è speciale”.