Il messinese non riesce ancora a capire come "dda cosa bona" dell'ormai collaudato proverbio cittadino "A Messina na cosa bona c'era", vada difesa con le unghie e con i denti. Alla fine dell'Agosto scorso un gruppo formato da personalità istituzionali, accademiche ed artisti ha dato vita al progetto "Distrart", un'idea semplice quanto funzionale: regalare un nuovo aspetto ai luoghi dimenticati o trascurati del territorio. Graffiti significativi e colorati sono quindi comparsi sui muri della zona portuale e, soprattutto, all'interno delle fermate del tram.
Ad ogni stallo del mezzo pubblico, infatti, autori vari, con ognuno in testa un determinato tema, hanno realizzato alcuni disegni, tutti con tecniche particolari, che evocassero le origini messinesi, il suo passato ed anche la sua attuale situazione. Sono passati solo due mesi e già il danno è stato registrato: nella fermata Trieste del tram un "moderno" Colapesce, mentre tiene sulle spalle una delle colonne della Sicilia, condivide su Facebook la sua esperienza. Un'opera profonda quanto veritiera che è stata barbaramente rovinata.
Dal cellulare del soggetto del disegno, infatti, vien fuori la "F" tipica del logo del social network, qualche vandalo ha deciso di vanificare il lavoro componendo, con la stessa lettera, la volgare parola "Fanculo". Inoltre, anche altre fermate sono state martoriate dalla stupidità. A dare l'avvertimento è stata la pagina Puli – AMO Messina proprio su Facebook, "Il disgusto, la vergogna, il turbamento non è tanto per chi ha rovinato un'autentica opera d'arte", scrivono i ragazzi del gruppo, "(perché ahimè l'inciviltà è un cancro difficile da estirpare) ma di tutte quelle persone che gli hanno consentito di farlo girandosi dall'altra parte e diventando quindi complici del malefatto! Costruiamo una nuova civiltà, fatta di cittadini risoluti che non hanno peli nella lingua per dire la loro: vedete una persona buttare una carta a terra? Ditegli di raccoglierla immediatamente! Vedete un autentico s*****o imbrattare l'unico spiraglio di rinascita della città? Denunciate!".
L'opinione pubblica si è quindi scatenata ed in centinaia sono gli utenti che hanno condiviso l'immagine riportata nella pagina, gridando non solo allo scandalo ma anche e soprattutto all'inciviltà. Indignati e profondamente delusi, sono anche diversi i cittadini che riportano foto purtroppo provenienti da altre fermate rovinate.
Claudio Panebianco