L’appello alla collaborazione dell’assessore alla Cultura Sergio Todesco sta attirando l’attenzione da più parti in città. Ieri l’Ordine dei Farmacisti ha lanciato una sottoscrizione rivolta a tutta la categoria messinese, oggi l’aiuto arriva dall’interno di Palazzo Zanca con la proposta di uno dei nuovi consiglieri eletti. Nonostante l’insediamento ufficiale del Consiglio sia stato fissato per domani sera, qualche nuovo rappresentante del civico consesso si è già messo in moto. Carlo Cantali, eletto tra le fila della coalizione di centro-sinistra e presidente dei giovani delle Acli, esprime innanzitutto rammarico per quanto sta accadendo in questi giorni intorno alla Vara. “Non posso assistere inerme al consumarsi di sterili diatribe, di botta e risposta che contribuiscono solo ad inasprire gli animi, senza apportare giovamento o contribuire a risolvere una questione che riguarda tutti da vicino”. Da qui l’idea che spera di far sposare a tutti i colleghi del Consiglio: “propongo di devolvere 50 euro del nostro stipendio di consiglieri a favore della processione della Vara, un gesto che mi auguro possa rappresentare un valido contributo in favore di un patrimonio culturale, religioso e umano che non va disperso o relegato a mero folclore e privato di quelli che vengono definiti “orpelli”, ma che, invece, ritengo siano importanti peculiarità identitarie della storica manifestazione del 15 agosto”.
Dunque se da un lato il neo consigliere vuole allontanare le polemiche, dal’altro riprende proprio uno dei concetti che in questi giorni hanno fatto più discutere: gli “orpelli”. Così l’assessore Todesco aveva definito nei giorni scorsi tutti quegli elementi accessori che nulla aggiungono o tolgono al valore e all’identità della Vara e a cui si potrebbe scegliere di rinunciare in un periodo di carenza economica come questo.
Proprio dalla definizione del termine “orpelli” inizia la lettera che il presidente dei Canterini Peloritani, Lillo Alessandro, ha inviato all’esponente della Giunta Accorinti. Una reazione quasi scontata quella che arriva dal mondo dell’associazionismo messinese del folklore dopo quanto accaduto negli ultimi giorni. “Il termine orpelli sembrerebbe una qualcosa d’importante ed invece vuol dire ornamenti superflui di cattivo gusto, apparenza ingannevole, bellezza appariscente ma non vera” scrive Lillo Alessandro per aprire la lettera in cui spiega di aver inizialmente molto apprezzato la scelta di Accorinti per quanto riguarda la nomina dell’assessore Todesco, ma di essere oggi meravigliato da alcune sue dichiarazioni. “Sono certo che non si è espresso nei termini più consoni per il mondo del folklore” scrive Alessandro, lasciando dunque aperta la porta ad un possibile fraintendimento. Ma il presidente dell’associazione non ha intenzione di far passare sotto silenzio l’attribuzione di una sorta di etichetta che pare voler squalificare il lavoro e l’impegno di anni.
“Pur comprendendo la situazione economica del comune di Messina, consci che per mantenere viva l’importante manifestazione come della sfilata dei giganti bisogna fare delle scelte, questo non dà il diritto all’assessore Todesco di offendere “I canterini peloritani”, una delle poche attività importanti della città di Messina. Il gruppo, nato nel 1935 e riconosciuto del Ministero per i beni culturali “Gruppo di Musica Popolare di Interesse nazionale”, opera da quasi 80 anni per l’immagine di Messina nel mondo ed è fiero ed orgoglioso di farlo. E’ incredibile che un gruppo di giovani messinesi che hanno avuto l’onore di esibirsi più volte nei 5 continenti, effettuare concerti per 4 pontefici, capi di Stato, Re e Regine e che ha rappresentato Messina nei più grandi festival Internazionali del Folklore, vengano oggi, offesi da una persona che dovrebbe, essendo un antropologo, sapere l’importanza del ruolo dei “Canterini Peloritani”.
Alessandro sottolinea poi l’aspetto sociale che svolge questo gruppo, poi i sacrifici fatti dai gruppi che, per mantenere viva la passeggiata dei giganti, hanno ridotto nel tempo le spese rimborsate dal Comune garantendo tre sfilate sotto il sole e degli spettacoli a Camaro ed in Piazza Municipio.
“Mi auguro che l’Assessore convochi Nino Merrino, Presidente provinciale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, (Ente riconosciuto dal Ministero degli interni) che rappresenta tutti i gruppi folklorici di Messina e provincia e che hanno gli stessi riconoscimenti dei “Canterini Peloritani”, per un chiarimento sulle sue dichiarazioni e per un eventuale collaborazione”. Si chiude così la lettera dei Canterini Peloritani. Chiarimento e collaborazione. Indiscutibilmente due delle parole chiave di questa edizione della Vara nata tra mille polemiche e incomprensioni.
(Francesca Stornante)