MESSINA – I 40mila euro destinati dalla Regione siciliana all’Agosto messinese non “spostano” il quadro complessivo delle cose. A chiarire qual è la situazione legata a Vara e Giganti è stato l’assessore al Turismo del Comune di Messina Enzo Caruso. Ha spiegato che “il contributo rientra nella normale politica di promozione del territorio siciliano, di cui Messina fa parte, al pari di altre città siciliane, che l’assessorato regionale, a rigor di logica, deve portare avanti a beneficio dell’immagine della nostra Sicilia”.
Un atto dovuto, quindi. Ma Caruso insiste e attacca l’assessora al Turismo regionale Elvira Amata: “Per la precisione come lo scorso anno ha riconosciuto 100 mila euro a Catania per la festa di Sant’Agata e 100 mila euro a Palermo per il festino di Santa Rosalia, oggi l’assessore riconosce giustamente la Vara di Messina una tra le feste più antiche della Sicilia e pertanto meritevole di essere sostenuta anche dalla Regione siciliana. Quindi risulta alquanto fuorviante che qualche consigliere ringrazi enfaticamente l’assessora come se quel contributo garantisse lo svolgimento della manifestazione”.
Poi ha concluso: “Vogliamo infatti evidenziare che tutte manifestazioni legate all’Agosto Messinese sono già state programmate con la relativa copertura finanziaria e che il contributo regionale servirà ad apportare, come quello degli sponsor privati ed istituzionali, le condizioni per arricchire eventualmente il programma e supportare l’allestimento della complessa macchina organizzativa. L’amministrazione, infatti, ha già pianificato e assegnato le risorse necessarie per gli eventi a Messina, incluso il sostegno per La Vara, che lo scorso anno è costata 200.000 euro. La somma di 40 mila euro riconosciuta a Messina, su richiesta dell’Amministrazione, se messa a confronto con i contributi ricevuti lo scorso anno dalle altre due città siciliane, non potrà certo fare la differenza a fronte dell’importo di spesa di 200.000 euro preventivati per la riuscita dell’evento”.