MESSINA – Durante i lavori della quinta commissione consiliare presieduta da Raimondo Mortelliti si è tornato a parlare dell’Agosto messinese, concentrandosi sulla Vara e sui Giganti, ma non solo. Ospiti l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, oltre al presidente del gruppo storico Vara e Giganti Francesco Forami e Massimiliano Rinaldo, il presidente di Fitp Messina, Federazione italiana tradizioni popolari. Nel corso dei lavori si è parlato dei 40mila euro stanziati dalla Regione. Lo scorso anno, a parte il contributo della Caronte&Tourist per i fuochi d’artificio, gli sponsor e i privati hanno versato “solo” 7mila euro.
Il programma è sostanzialmente invariato, tranne l’anticipo al 9 agosto della classica passeggiata di Mata e Grifone, che dal deposito di via Catania si “muoveranno” verso Camaro. Il 10, il giorno dopo, sarà dato spazio alla rievocazione storica dello sbarco di don Giovanni d’Austria, mentre il 13 saranno nuovamente i Giganti i protagonisti, quando da Camaro si sposteranno in Piazza Unione Europea, luogo in cui negli ultimi due anni sono stati apprezzati soprattutto da turisti e croceristi, facendo il giro del mondo grazie alle foto sui profili social. La sera stessa ci sarà l’ormai consueta manifestazione dedicata ai gruppi folkloristici, che torneranno poi il 14 durante la passeggiata serale di Mata e Grifone dal municipio a Giostra e ritorno.
L’assessore Caruso, che ha rapidamente esposto il programma, ha anche spiegato che “ogni anno vogliamo approfondire nuovi aspetti di Vara e Giganti. La Vara prima del terremoto faceva un altro giro, ad esempio, passando dal corso Cavour e girando al duomo da lì. La girata di via primo settembre nasce dopo il 1908. Dal prossimo anno coi giganti vogliamo realizzare nuovi eventi per la comunità, soprattutto a Camaro che è il luogo d’origine di Mata. Inoltre ricordiamoci che il 10 agosto ci sarà lo sbarco del don Giovanni d’Austria, che pur non essendo organizzato dal Comune è supportata logisticamente da noi, pur prendendo soldi dal ministero. L’evento è un momento di incontro, ci saranno delegati da Lepanto, Granada, Tenerife, Venezia. Messina è riconosciuta a livello internazionale il cuore della cultura per il ruolo che ha svolto il suo porto in passato”.
Importantissima, inoltre, una delle novità dell’anno. La Vara è da sempre legata all’attualità messinese e mentre si parla sempre più spesso della possibile intitolazione a Giovanni Arigò, morto a causa delle ustioni riportate nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio del villaggio Santo del 4 luglio scorso, negli stessi giorni sarà arrivata una raccolta fondi per la famiglia. L’obiettivo è quello di ricordare il compianto Giovanni e di sostenere la sorella Cristina e la famiglia intera nel far ripartire la centenaria azienda di fuochi d’artificio.