Una Variante al Prg nota al di fuori dello Stretto ma secretata a Palazzo Zanca.
E’ la singolarità che Pino Falzea di CapitaleMessina rileva in una nota dopo aver letto dell’interesse nazionale che sta suscitando la Variante al PRG.
“Dalle notizie di stampa si legge, infatti, che il prof. Alessandro Balducci, nel corso dei lavori di un convegno organizzato dalla Società Italiana Urbanisti, ha presentato come modello di riferimento la Variante al PRG, indicando la città di Messina come caso pilota nazionale per le coraggiose politiche intraprese nella riduzione dell'esposizione ai rischi di natura idrogeologica e sismica. Sembra di capire che tali giudizi siano stati espressi in merito alla cosiddetta "Variante di Salvaguardia Ambientale", rispetto alla quale noi messinesi poco sappiamo, essendo stata secretata dall’amministrazione comunale, che tra l’altro ha ritenuto di non dovere attivare neanche la procedura della Valutazione Ambientale Strategica, in questo confortata dal Tar Catania, procedura che avrebbe assicurato trasparenza e partecipazione della cittadinanza. Ma allora, ci chiediamo, se la Variante è secretata, se non è possibile conoscerne i contenuti, su quali elaborati si è espresso il prof. Balducci? Delle due l'una, o l'urbanista si espresso su ciò che è stato a lui raccontato dall’amministrazione, oppure gli sono state mostrate carte che ad altri non è concesso vedere, e quest'ultima ipotesi sarebbe veramente grave!”
Falzea ricorda come il direttore generale Le Donne, proprio in seguito alle polemiche sulla secretazione dichiarò più volte: "L’accessibilità a tali elaborati non può essere assicurata nell’immediato ad altri soggetti (oltre i consiglieri comunali)", pertanto neanche al professor Balducci che a Messina non ha alcun ruolo né risulta tra i consigliere comunali.
“Dal momento che Balducci sa fatti che noi a Messina non sappiamo, ci chiediamo: quale tutela del rischio pone in essere tale Variante? Prevede forse incentivi importanti per la demolizione degli edifici sopraelevati di uno o più piani nel centro cittadino? Prevede incentivi importanti per la demolizione delle “favelas” messinesi a favore delle imprese private in modo che possano investire i propri capitali verso la riqualificazione urbana? E poi, per quanto riguarda la valorizzazione dei nostri territori, cosa prevede la Variante? Forse la riduzione dei volumi abitativi, necessaria visto il decremento di popolazione che caratterizza la nostra città (il PRG vigente prevede nuovi volumi residenziali per una città di 400 mila abitanti, mentre oggi siamo meno di 240 mila!), o solo il loro trasferimento in altre aree?”.
CapitaleMessina conclude invitando l’amministrazione ad organizzare un confronto pubblico per mettere la città a conoscenza delle scelte fatte.