Dopo il 13 febbraio il Consiglio comunale avvierà l'esame della Salvacolline, ma il dibattito sarà rovente, dal momento che i consiglieri hanno mal digerito il no al Ponte "spuntato" dentro la delibera (leggi qui l'articolo). Sulla querelle continuano a registrarsi interventi ed oggi è il Movimento Cristiano Lavoratori a contestare ampiamente la scelta dell'amministrazione.
“LA Variante al P.R.G. è uno “stratagemma tecnico – amministrativo” con il quale l’amministrazione Accorinti blocca ancora una volta lo sviluppo della città dimostrandosi autoreferenziale e lontana dalla visione di futuro che le forze produttive manifestano a gran voce”.
Questa la posizione dell’ufficio di Presidenza del Movimento Cristiano Lavoratori presieduto da Fortunato Romano.
Non è concepibile, difatti, sottrarre al dibattito democratico della città, sottolinea MCL, una decisione che può determinare i destini di generazioni di messinesi, ancor più per un’amministrazione che si autodefinisce “eletta dal basso” e che, con il provvedimento, mette ulteriori ostacoli alla costruzione del ponte Sullo Stretto, unica opportunità di sviluppo per l’area metropolitana verso la quale, una pluralità di soggetti politici mostrano un’apertura.
Un siffatto orientamento non è condivisibile quindi nel metodo tantomeno nel merito, non solo per la prosa bucolica e mitologica, priva di rigore scientifico, usata per stendere la relazione tecnica, ma perché appare grottesco il tentativo di servirsi del provvedimento “salva colline”, che prevede il trasferimento di “cubature” in aree diverse, per riaffermare la filosofia del “No Ponte”.
Senza entrare nelle valutazioni di carattere politico – amministrativo sulla legittimità delle procedure adottate, che appartengono certamente al Consiglio Comunale, si ribadisce l’esigenza di rilanciare la realizzazione del manufatto stabile, peraltro oggetto di rivalutazione anche da parte dei governi nazionale e regionale.
L’ MCL, anche alla luce dei pareri e delle proposte raccolte dalle forze produttive della città durante gli appuntamenti del “Laboratorio per Messina 2018”, che proseguiranno fino alla primavera, ribadisce il sostegno alla costruzione del Ponte, ritenendo l’opera l’unica occasione per innescare un formidabile processo di sviluppo per l’intera area dello Stretto. Un’opportunità che non può essere scartata, da visioni utopiche e da obsolete posizioni ideologiche, in una realtà socio-economica vicina al collasso.
Una situazione drammatica che non può essere affrontata con metodi dilettanteschi o raccontando le favole: “…con la paura dell' apparizione del grande mostro marino. Più devastante e vorace dell' "Orcaferone "