La Regione a Le Donne: “Ampia pubblicazione degli atti. Abbiate comportamenti consoni al ruolo”

Con nota prot. 61568 del 07.03.2017 a cui si risponde con la presente, i Capi Gruppo del Consiglio Comunale dalla SV presieduto, hanno chiesto allo scrivente di esprimere parere su quanto disposto dalla vice Segreteria Generale di codesto Comune con nota 51096 del 24.02.2017 trasmessa, in allegato.

Relativamente a quanto di competenza di questo Dipartimento si sottolinea come la Circolare 1/2015 prot. 11642 del I9.05.2015 faccia esclusivo riferimento all'applicazione del disposto di cui all’art. 39 del D.Lgs. 33/2013 riguardo agli atti di pianificazione e di governo dei territorio ed in particolare alle lettere a) e dell’art 39 citato.

Nella nota 51096 il riferimento alla Circolare ed il riportare tra virgolette ed in corsivo parte del testo

La stessa appare quanto meno fuorviante essendo tale parte della Circolare esplicitamente riferita alla lettera b del comma 1° dell’art. 39 del D.Lgs. 33/2013 lettera soppressa dall’art. 43. comma 1° del D.Lgs. maggio 2016. n. 97. Tale soppressione rende quindi non più attuale quanto disposto con la Circolare citata anche se il riferimento era comunque chiaramente ed esclusivamente volto ad impedire una pubblicazione anteriore alla Delibera di Adozione dello strumento di pianificazione con opportuna distinzione tra i due diversi momenti di “adozione” e di “approvazione”.

E’ di assoluta evidenza che della Delibera consiliare di Adozione delta variante de quo e di tutti gli elaborati ed atti complementari obbligatori della stessa, ivi compreso il Rapporto Ambientale, debba essere data ostensione al pubblico (comma 1) con ampia ed obbligatoria pubblicità (comma 2) onde consentire eventuali osservazioni (comma 3) e/o opposizioni (comma 4) ai sensi del disposto di cui all’art. 3 della legge regionale 71/78 e ss.mm.ii.

Non vi è poi alcun dubbio che l’obbligatoria deliberazione del Consiglio comunale di adozione della Variante non possa che essere preceduta da ogni approfondita ed ampia conoscenza degli elaborati e degli allegati complementari del progetto di Variante da parte dei consiglieri chiamati a votarla. Sia quanto ora detto sia l’obbligo di riservatezza richiamato nella nota a cui si risponde e nell’allegata alla stessa si attestano comunque alla funzione propria dei Sig.ri Consiglieri Comunali ed esulano sia dalle competenze che dalle disposizioni emanate da parte di questo Dipartimento.

Si invitano quindi le SS.LL. in indirizzo, anche p.c. e con ovvia esclusione dell’Assessore regionale, a volersi attenere a regole comportamentali consone alle Istituzioni rappresentate ed alle competenze proprie evitando citazioni non appropriate né pertinenti di atti dipartimentali nella regolamentazione dei lavori consiliari sui quali, per altro, sarebbe il Dipartimento delle Autonomie Locali dell’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica competente per le funzioni di controllo e vigilanza.

Si chiede alla S.V. di voler dare massima pubblicità della presente nota ai Sig.ri Capigrupp Consiliari.

Tanto era dovuto.

Salvatore Giglione