“Sono indignato! E’ giunto il tempo di farla finita con i bambini viziati che tentano di scalare la vetta sfruttando il momento propizio e le disgrazie altrui. E’ venuto il momento di dire basta con queste teatrali fughe in avanti di pseudo appartenenti al PD messinese. Non intendo ancora assistere alle mosse pre-congressuali di un gruppetto di sepolcri imbiancati, i quali, caduti nel dimenticatoio, improvvisamente si sono risvegliati con la convinzione che senza il loro apporto il mondo è più brutto da vivere”. Inizia così la lettera che il consigliere comunale del Pd Nicola Cucinotta ha inviato al segretario regionale del partito, nonché reggente cittadino Giuseppe Lupo: “Oggi Messina ha bisogno di proposte concrete e non certo di beghe di partito; di persone che giocandosi la faccia favoriscano lo sviluppo economico, di figure in grado di far appassionare nuovamente i cittadini alla cosa pubblica;di gente che vive il territorio ed affronta i problemi dei cittadini. Nel PD ce ne sono, ed hanno sempre dato il loro silente contributo, senza chiedere incarichi in cambio. Di tutto questo nelle rivendicazioni dei bolliti della politica, di cui sopra, non vi è traccia”.
Nicola Cucinotta ricorda al reggente del Pd che ormai in riva allo Stretto il partito naviga a vista, anche perché, da luglio, lo stesso Lupo non ha dato seguito agli impegni presi, impegnato e distratto dalle vicende regionali e dalla guerra per le poltrone con Crocetta.
“Non mi riconosco in questo “gruppo di lotta”- prosegue il consigliere comunale- E’ inaccettabile che il loro esponente più rappresentativo, si sia candidato con una lista indipendente che ha sostenuto il sindaco contrapposto a quello sostenuto dal PD, Renato Accorinti, che grazie ai loro voti è risultato eletto”.
L’affondo di Cucinotta è diretto a Francesco Palano Quero, renziano sin dall’inizio, e confermato presidente del IV quartiere, ma il consigliere comunale inserisce nel mirino tutto il gruppo ed i rappresentanti delle diverse aree dei “ribelli”, quelli che in estate si sono riuniti al Lucky beach.
“Anche se, strumentalmente, si dichiarano renziani, civatiani, o seguaci di altri personaggi del nostro partito, in realtà non hanno alcuna rappresentatività in consiglio comunale- prosegue nella lettera- Si permettono di denigrare i nostri consiglieri comunali, di contestarne l’operato. Vogliono il confronto! Ma lo hanno mai chiesto? Io sono in Consiglio Comunale da molto tempo e su questioni politiche locali non prendo lezioni da nessuno, tantomeno da chi mostra di non identificarsi col mio partito. Ed è anche per questo che ti comunico di voler far parte di quel fantomatico staff di reggenza che stiamo tutti aspettando”.
In realtà lo staff di reggenza è stato annunciato da Lupo a luglio, così come gli altri provvedimenti e la convocazione dell’Assemblea, ma ormai il Congresso provinciale si avvicina a passi veloci, fine ottobre- metà novembre ed i tempi sono strettissimi. Cucinotta chiede quindi a Lupo di fare parte dello staff di reggenza e di dare segnali tangibili di cambiamento, applicando il codice etico del Pd e sanzionando comportamenti non in regola. Il consigliere va oltre, chiedendo eventuali sanzioni per chi, alle amministrative, si è schierato con Accorinti.
“ Mi auguro che non si voglia sacrificare Bartolotta, che ha sempre svolto un lavoro ineccepibile, sull’altare del rimpasto. Mi chiedo poi come si possano annunciare sanzioni per un assessore regionale, peraltro da anni dirigente del Pd, che dovesse decidere di non dimettersi e non far valere la stessa regola per chi a livello locale si è schierato contro la coalizione e il PD continuando ancora oggi a operare in nome e per conto del partito, mentre per gli altri ha denunciato “la questione morale”!!”
Secondo il consigliere comunale le critiche renziane sui 60 circoli messinesi (quando a Milano, Roma e Torino sono una decina) sarebbero infondate perché nell’art. 14, quarto comma dello statuto si specifica che “lo spirito è quello di ampliare al massimo la partecipazione e la dialettica. E mi risulta che il circolo denominato ”Liberta’” di via Legnano, sembrerebbe sia stato per qualche anno anche sede di patronato-caf e disbrigo pratiche. Oggi “le simpatiche canaglie” sbandierano ai quattro venti che ’attività dei circoli territoriali dovrà svolgersi in una sede, senza sovrapposizione con Patronati, CAF o segreterie elettorali di singoli esponenti politici. Quale coerenza politica può ravvisarsi nel comportamento di Quero e di Russo? Quero veste prima i panni dei candidato indipendente alla presidenza della IV circoscrizione, in rottura con il partito, (ed è così che viene eletto nella lista “Adesso! Messina”, apparentata e sostenuta dall’antagonista del candidato del PD) Quindi si presenta come ‘esterno’ al PD sostenendo un candidato a sindaco non del PD. Poi, nella fase post-amministrative, si permette di avanzare richieste a te, caro Peppino Lupo nella qualità di reggente provinciale, associandosi ad altri soggetti, illustri sconosciuti per la politica messinese. A questo punto mi sorge un dubbio. Qualcuno sta tentando forse di “asfaltare” il PD?”
Nell’affondo contro i renziani dello Stretto il consigliere comunale invita quindi Lupo a prendere provvedimenti nei confronti di quanti rivestano una carica elettiva o si siano candidati con liste diverse dal Pd “diversamente- conclude Cucinotta– pur rimanendo tesserato nel PD, lascerò il gruppo consiliare e per protesta transiterò nel nuovo Gruppo “Adesso! Messina”!
Come detto la stagione congressuale è dietro l’angolo e la guerra è appena iniziata.
Rosaria Brancato