Un sopralluogo per verificare le condizioni del Gran Camposanto a seguito delle segnalazioni effettuate nei giorni scorsi dal consigliere del III quartiere, Libero Gioveni. A chiederlo il presidente della V commissione, Giovanni Cocivera (Pdl), a prendervi parte i commissari Conti (Pdl), Cucinotta e Calabrò (Pd), Guerrera (Udc). A “guidare” i rappresentanti dell’organo di controllo all’interno del Monumentale, l’assessore al ramo, Elvira Amata e il dirigente del dipartimento Attilio Camaioni. Quale l’esito della verifica in loco? Se non fosse per il troppo poco tempo trascorso dal giorno delle segnalazioni a quello della convocazione del sopralluogo, i più sospettosi avrebbero potuto anche pensare che tutto è stato sistemato per l’occasione (e qualcuno in fondo non lo esclude), ma se ciò che conta è ciò che si vede, per l’amministrazione l’esame non può che considerarsi superato.
Partendo proprio dal deposito, dove ad eccezione di una decina di bare posizionate per terra perché “in uscita”, le condizioni della struttura sono apparse più che dignitose. A questo proposito l’assessore al ramo precisa: «Salvo che non si prospetti il rischio di un’emergenza sanitaria, o salvo che non sia trascorso il limite di tempo previsto dalla legge, non costringerò mai una famiglia a seppellire un proprio congiunto in un posto che non vuole. Gli spazi ci sono, ma non sempre vengono utilizzati». Riguardo il “caso deposito” sollevato dal consigliere Gioveni, i responsabili del dipartimento e l’assessore Amata non mancano di levarsi qualche sassolino dalla scarpa: « Negli ultimi anni lo sforamento si è verificato soltanto due volte, ma sempre in un margine contenuto entro il 5-10% in più. Si è potuto accertare che le lamentele manifestate in qualche occasione dall’utenza sono frutto di frettolose valutazioni. Anzi – aggiungono – le stesse lamentele sono a volte raccolte da persone impegnate nella vita pubblica cittadina che, nonostante il loro ruolo, purtroppo, non si preoccupano di verificare personalmente, cadendo, loro malgrado, in errore e giungendo a conclusioni fuorvianti circa l’organizzazione dell’attività di sepoltura che, al contrario, è scrupolosa, attenta ed efficiente». Durante il sopralluogo un passaggio è stato fatto anche ai cantieri del Crematorio, dove i lavori procedono a ritmo serrato e permetteranno, salvo incidenti i percorso, di mantenere i tempi di consegna previsti per fine 2012. Prossimamente verranno dunque fissati gli incontri necessari per definire tutti i dettagli tecnici, in modo da poter essere operativi sin da subito.
L’assessore Amata ha poi fatto un punto sulla situazione dei cimiteri suburbani: «Si è avuto modo di accertare che i lavori in corso di esecuzione nel cimitero di San Filippo procedono regolarmente, come è stato anche confermato dai collaudatori dell’opera a seguito di una loro visita. La zona sud, pertanto, sarà dotata entro l’anno di un cimitero adeguato alle esigenze della locale popolazione. Inoltre sono state avviate le indagini geologiche relative al progetto di ampliamento del cimitero di S. Paolo Briga che permetterà la realizzazione di 3.000 sepolture». Situazione analoga – affermano i responsabili – nella zona nord, dove sono state avviate le procedure tecnico-amministrative relative agli ampliamenti di due cimiteri, Castanea e Faro Superiore, consentendo in tempi non eccessivamente lunghi di poter disporre di almeno 15.000 nuove possibilità di sepoltura.
Individuati anche nuovi luoghi in cui poter realizzare nuove celle, grazie anche alla decisione del Consiglio Comunale prima e della Giunta dopo di rinunciare definitivamente al mega project-financing: progettazione esecutiva già affidata agli uffici per l’ampliamento della “Piramide” (circa 3.500 posti), e poi ancor recupero di tumuli ultracentenari, lungo il viale dei Cipressi, in prossimità del Famedio e, come scritto in un precedente articolo (vedi correlato) anche lungo il muro perimetrale di via Catania. Insomma, esame superato, ma non si escludono nuove verifiche, stavolta a sorpresa. (ELENA DE PASQUALE)