La seconda “versione” del bilancio di previsione è già sulla scrivania del commissario straordinario, Luigi Croce. Dopo il diniego del reggente di Palazzo Zanca di firmare il documento contabile redatto dall’area economico-finanziaria (vedi correlato), il ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, ed il dirigente Responsabile del bilancio, Giovanni Di Leo, si sono messi subito al lavoro per rimodulare l’atto, colmando quel disavanzo di circa 2,4 milioni di euro che aveva fatto saltare sulla sedia Croce. In questa seconda versione del documento contabile, il buco è scomparso, almeno virtualmente, grazie al Salva-comuni. L’art.5 della legge che istituisce il Fondo di Rotazione prevede, infatti, la possibilità di richiedere, nelle more della predisposizione ed approvazione ministeriale del piano di riequilibrio decennale ed in presenza di eccezionali motivi d’urgenza, un’anticipazione di risorse per assicurare la stabilità degli Enti locali.
Coglitore e Di Leo hanno rimodulato il bilancio di previsione, includendo nella parte Entrate una anticipazione di euro 2.417.262, 45, ai sensi della normativa vigente. Con nota 310292 i due dirigenti hanno già trasmesso a Croce gli schemi di bilancio, affinché il commissario apponga la propria firma e dia il via libera all’iter che dovrà portare in Consiglio comunale il documento contabile.
Il percorso resta però tortuoso perché quello dei due milioni di disavanzo non era l’unico “appunto” mosso da Croce nella nota bollente di giovedì. Il commissario pretende un bilancio di previsione che tenga conto dei rilievi mossi al consuntivo 2011, dei rilievi della Corte dei Conti e della effettiva situazione delle partecipate, in particolare di Atm, Messinambiente e Ato3. Ma per redigere il documento di previsione secondo le direttive di Croce, serve una cifra molto più alta dei due milioni di euro “recuperati” grazie al salva –comuni, servono ben 35 milioni, come il commissario stesso ha confessato ai consiglieri comunali durante lo scambio di auguri di Natale.
Croce attende in tal senso notizie dalla Regione e ha informato i rappresentanti del Civico Consesso che firmerà il bilancio di previsione solo se avrà certezza dei fondi promessi da Palermo. Al commissario – riferiscono i consiglieri a conclusione dell’incontro -basterebbe un impegno scritto firmato dal Ragioniere generale della Regione. Per tutta la mattinata, Croce è rimasto incollato al telefono in attesa di una risposta, che ancora però non è ancora arrivata, nonostante la mediazione dell’assessore regionale ai Trasporti, il messinese Nino Bartolotta, anche lui a Palazzo Zanca per tentare di fare arrivare in città le risorse necessarie a salvare la città dal dissesto. Il tempo a disposizione sta per scadere e, se entro la prossima settimana il Comune non avrà il suo bilancio, il default sarà inevitabile. (Danila La Torre)