“Il Coni è un Ente pubblico, ed è per questa ragione che ho deciso di essere io a recarmi nella sua sede, nonostante la disponibilità del delegato provinciale Alessandro Arcigli ad incontrarci presso il mio comitato elettorale. Ritengo che debbano essere i candidati a sindaco a recarsi dalle Istituzioni e non viceversa”. Ha esordito così Antonio Saitta all’incontro con i rappresentanti del Coni di Messina, che si è svolto, appunto, nella sede di via S. Maria dell’Arco.
“Lo sport è un aspetto centrale della vita di una comunità- ha spiegato Saitta- non solo come attività ludica, ma come strumento di integrazione sociale, soprattutto in una città come Messina, con periferie degradate, quartieri disagiati, in cui la pratica sportiva è fondamentale per favorire l’inclusione”.
Argomento principale dell’incontro il patrimonio edilizio sportivo comunale, che il delegato Arcigli ha definito “sufficiente, ma attualmente non fruibile nella sua interezza”.
“Le strutture comunali devono essere messe a norma- ha proseguito Saitta- e bisogna investire per avere plessi efficienti e sicuri. Il Comune dovrà quindi realizzare un ufficio di programmazione e progettazione per intercettate tutte le risorse europee, nazionali e regionali, fino ad oggi non intercettate, da indirizzare anche al settore sportivo. Da questo punto di vista credo che l’amministrazione debba dialogare con il Coni, le federazioni e le associazioni, penso ad una co-progettualità, affinchè i programmi da finanziare vengano presentati in tempi brevi e in modo efficace”.
Altro obiettivo importante illustrato questa mattina l’utilizzo delle strutture sportive già presenti all’interno delle scuole da parte delle federazioni. “Credo che la scuola debba aprire le porte allo sport- ha detto il candidato Sindaco del centrosinistra- non solo per gli studenti, ma per tutti coloro che vogliano usufruire delle palestre presenti all’interno dei plessi. Il Comune dovrà fungere da collante tra le direzioni scolastiche e le federazioni sportive- ha concluso- affinchè la scuola possa diventare un polo di integrazione concreta anche attraverso lo sport”.