Sono le fasi finali della campagna elettorale a Barcellona Pozzo di Gotto. Domani è l’ultimo giorno utile per far sentire la propria voce, mentre da sabato si entrerà in silenzio elettorale. Arrivano così i comizi conclusivi dei candidati, accompagnati dalle ultime polemiche.
Per Roberto Materia domani sarà una giornata di relax, nel quale il candidato, uno dei più attivi dal punto di vista comunicativo, non sarà reperibile. Fino alle 23, quando chiuderà la sua campagna elettorale con l’ultimo comizio in piazza San Sebastiano. Dalla stessa piazza parlerà Maria Teresa Collica, ma alle 21; successivamente, la candidata resterà al suo comitato elettorale, in via Roma, fino a mezzanotte. Giusi Turrisi parlerà alle 22:10, mentre alle 19:30 sarà il turno di Giuseppe Sottile, che si sposterà successivamente in piazza Alfano. Giovanni Munafò affrontera invece il suo primo comizio pubblico subito dopo il promotore della mozione di sfiducia.
Intanto, arriva la presa di posizione di Beppe Picciolo sulle ultime polemiche che hanno riguardato il futuro degli ospedali riuniti di Milazzo-Barcellona. “Le voci catastrofiste sui due nosocomi” – scrive il capogruppo Dr all’Ars – “sono prive di fondamento. Così come è già avvenuto a Messina per la fusione “Piemonte-Irccs”, anche per gli ospedali riuniti di Barcellona e Milazzo chiedo formalmente al dott. Paolo Calabrò di voler seguire in sede regionale e ministeriale quei dettagli tecnici che renderanno pienamente funzionale il piano di ammodernamento dei due ospedali tirrenici. Dobbiamo offrire il massimo impegno in campo sanitario, pur in un momento di grave crisi economica, salvaguardando funzionalità ed efficienza delle strutture ospedaliere e razionalizzando il sistema della emergenze, con il supporto di tecnici capaci”.
E ancora un altro punto viene sollevato, stavolta dall’assessore designato da Sottile, Antonio Liga. La questione è quella del PRG, che a Barcellona sarebbe scaduto dal 2013. “Né l’amministrazione Nania” – spiega Liga, – “né, ancor più gravemente, l’amministrazione Collica, si sono minimamente preoccupate di rinnovarlo. Di fatto, ormai da anni, non esiste nella nostra città uno strumento urbanistico che consenta di avviare ogni azione pubblica finalizzata ad interventi su aree da espropriare”.
Il problema non sarebbero soltanto gli espropri. “Non si potranno nemmeno attuare gli interventi previsti dai piani particolareggiati già disponibili, tra cui quello del centro storico. Sarà infatti estremamente difficile che lo stesso possa essere approvato dalla Regione, in assenza di uno strumento urbanistico sovraordinato che lo renda efficace”. Una sfida ulteriore, dunque, per chi uscirà vincitore dalla tornata elettorale prevista fra due giorni.
Giovanni Passalacqua