Dopo la vittoria alle Regionali ed alla vigilia del 4 marzo, con i sondaggi a favore, il centro-destra guarda già alle amministrative e lo fa con l’obiettivo di continuare la striscia positiva. Con questo spirito Forza Italia ha pensato di puntare sul professor Dino Bramanti, attuale direttore scientifico dell’Irccs- Piemonte nonché componente del Consiglio superiore della sanità (confermato per la terza volta). Il nome ha riscontrato la condivisione da parte degli altri alleati.
Come anticipato ieri da Tempostretto (leggi qui l’articolo), la scelta di chi dovrà rappresentare la coalizione di centro-destra è caduta su un “non politico”, una persona autorevole, in grado di poter riscontrare consensi anche al di là dello steccato dei partiti, nota a livello nazionale per la sua competenza e per il suo impegno sul fronte della ricerca nell’ambito delle malattie neurologiche. L'interessato ancora non ha deciso ed ogni scelta è rinviata al contesto che ci sarà dopo le urne. L’Irccs Bonino Pulejo, divenuto centro d’eccellenza, si appresta a realizzare, dopo la fusione con il Piemonte, un Polo di riabilitazione per il meridione. A fine 2017 del maxi stanziamento di 264 milioni destinati dal Ministero della salute alla riqualificazione di 5 ospedali ben 91 milioni sono stati indirizzati all’Irccs.
I primi a pensare al professore sono stati gli esponenti di Forza Italia ma il nome ha registrato l’entusiasmo del governatore Musumeci e dell’assessore alla sanità Razza. Di fatto la sua candidatura potrebbe essere condivisa in modo trasversale da tutti i partiti della coalizione che ha vinto alle Regionali: Forza Italia, Diventerà Bellissima, Udc (anche Naro è d’accordo), Fratelli d’Italia.
L’ipotesi è quella di una lista civica che troverà il sostegno sia dei partiti che di altre liste che potrebbero rientrare nell’orizzonte di una candidatura che guarda anche al centro, al mondo delle professioni e dell’associazionismo. Un nome che potrebbe guadagnare consensi sull’altro fronte, anche se la cosiddetta corrente accademica del Pd, quindi collegata al Policlinico, vedrebbe il rinnovarsi dello scontro già vissuto nelle settimane della fusione tra Irccs e Piemonte.
Il contesto nel quale maturerà la candidatura sarà più chiaro sia dopo il 5 marzo che dopo la composizione di una maggioranza al governo nazionale o di eventuali alleanze.
Rosaria Brancato