C’ha girato attorno per quasi un’ora ma alla fine il deputato regionale e candidato a sindaco Cateno De Luca ha svelato i retroscena dell’accordo (annunciati nel comunicato di presentazione della conferenza stampa di stamattina) con il candidato a sindaco del centrodestra Dino Bramanti.
Il patto firmato a Palazzo dei Leoni più di due settimane fa nascerebbe – secondo quanto dichiarato da De Luca- dalla richiesta avanzata al deputato dal direttore scientifico dell’Irccs, attualmente sospeso dall’incarico, di tacere delle assunzioni al Neurolesi.
«Avevo lanciato qualche messaggio su Facebook per quelle che erano assunzioni strane effettuate al Neurolesi, mi arrivavano documenti riguardanti assunzioni della settima generazione e in coincidenza a questa fase, che io avrei avviato, mi è arrivata una richiesta chiara: un patto. L’ho fatto e infatti non parlerò delle assunzioni neanche sotto tortura».
De Luca lancia una vera e propria bomba su questa campagna elettorale che condurrà alle elezioni amministrative di giugno, ma fa quasi finta di non saperlo. Durante la conferenza stampa di stamattina, in modalità comizio davanti ai cancelli di Palazzo Zanca, De Luca ha cercato per oltre un’ora di dare al patto con l’avversario un significato politico, cioè quello di portare a casa risorse per Messina attraverso gli emendamenti da lui presentati alla finanziaria regionale. Con l’accordo firmato insieme Bramanti avrebbe contribuito a creare un clima di distensione con la colazione di centrodestra, che è quella che governa a Palermo ed è la stessa che appoggia Bramanti ( e che l’ex sindaco di Santa Teresa attacca un giorno sì ed un giorno pure) per fare approvare le sue proposte riguardanti Messina.
«Mentre gli altri vanno al mare e nei mercatini, io porto risultati importanti per la città e adesso serve un sindaco competente, capace e libero che possa utilizzare adeguatamente queste risorse. Questo sindaco – ha aggiunto De Luca -posso essere solo io» .
«Grazie al mio intervento – ha spiegato – sono stati stanziati per la città di Messina, con il sostegno del Governo regionale e la mediazione del Presidente dell’Ars Miccihcè e del presidente della Commissione Bilancio Savona circa 150 milioni. Complessivamente sono 310 i milioni fondi programmati con i miei emendamenti nei finanziamenti extraregionali Fsc (fondo sviluppo e coesione) e Poc (programmi operativi complementari».
I fondi sono stati così suddivisi: 20 milioni per l’emergenza idrica, 1 mln per l’abbattimento delle barriere architettoniche, 25 milioni per la bonifica dell’area ex Sanderson, 80 milioni di euro per il risanamento dell’aree e il completamento e la realizzazione di alloggi con oltre 500 mila euro per la costituzione della società municipale alla quale sono destinati questi servizi, due milioni per la riqualificazione di impianti sportivi esistenti, 10 milioni per il villaggio del dopo di Noi e per le strutture per l’autismo diurno, due milioni per la riqualificazione degli enti di culti; 500 mila euro per la realizzazione di scuole di antichi mestieri, 500 mila euro per fondi per la progettazione di opere pubbliche, 500 mila euro per fondi per Prg e Pudm, 500 mila euro per la rivitalizzazione delle zone colpite dall’alluvione dell’uno ottobre del 2009 quali Pezzolo, Molino, Altolia, Giampilieri e Santo Stefano.
De Luca si è quindi scagliato contro quei deputati messinesi che volevano affossare le sue proposte, e in particolare i deputati del movimento cinque stelle di Messina Valentina Zafarana e Antonio De Luca e il deputato regionale del Pd Franco De Domenico: «Hanno cercato di impedire che passassero alcuni miei provvedimenti solo perché a proporli ero agendo contro il bene della città, ritengo questo comportamento inqualificabile”.
Sul patto con il professore Bramanti , De Luca ha affermato che lo considera ancora valido, nonostante le sue dichiarazioni odierne – destinate a provocare una inevitabile reazione da parte del candidato a sindaco del centrodestra – e nonostante tutto quello che è successo in queste due settimane . Anzi il deputato regionale ha lanciato un appello anche agli altri concorrenti di questa competizione elettorale: « Spero che anche gli altri candidati vogliano sottoscrivere il patto per discutere solo di programmi per la nostra città».
Danila La Torre
La precisazione di De Luca : «Ci tengo a precisare di non essere personalmente a conoscenza di condotte illecite o sia pure discutibili, da parte dell'IRCSS di Messina. In caso contrario, infatti, non avrei esitato a denunziarle a chi di competenza».