Tutto è nato da una delle tante riflessioni dell’ex city manager Emilio Fragale sul momento politico. Fragale, che non ha il dono della sintesi e lo facciamo per lui, pur dicendosi certo che Bramanti vincerà al primo turno, invitava comunque il professore in caso di ballottaggio ad escludere apparentamenti con Accorinti, De Luca e Sciacca.
“Costi quel che costi. Meglio soli che male accompagnati”. Su De Luca l’ex city manager concludeva: “Mente sapendo di mentire e inoltre realizzare un casinò a Palazzo Zanca. Beh … qui è da applausi. Ha superato la barzelletta della flotta comunale”
Puntuale è arrivata la replica di Cateno De Luca che ha gridato all’inciucio “Bramanti-Saitta” pur di fermare la sua avanzata : “L’ex city manager del Comune Emilio Fragale ha proposto senza vergogna, l'inciucio, da noi sgamato da tempo, tra Bramanti e Saitta. Avendo profonda conoscenza tanto del Centrodestra che del Centrosinistra, che sono a Messina due facce della stessa medaglia, suggerisce ora l'inciucio tra Bramanti e Saitta per l’inevitabile ballottaggio dal quale Saitta dovrebbe evidentemente restare escluso. Verrebbe da ridere davanti a cotanta faccia tosta se non ci fosse da piangere per l'arroganza di certi potentati che Fragale vorrebbe politicamente orientare. Per la casta un candidato vale l’altro, fanno entrambi parte del sistema temono solo la mia presenza al ballottaggio. Mettiamola sul ridere: al cospetto di Fragale, la prostituzione politica di certi consiglieri comunali di Messina appare come quella delle verginelle che custodivamo il fuoco sacro”.
A stretto giro di posta arriva anche la replica di Fragale (nonché la contro-contro replica di De Luca) che ricorda al candidato sindaco che è “avvezzo a smarrire e/o denunziare il furto di personal computer di enti allo stesso riconducibili, a fare lo spogliarellista, ad omettere nelle sue autobiografie tutti gli incontri, i passaggi, i partiti che ha girato a differenza del sottoscritto. On. De Luca io resto sempre me stesso, le persone le guardo e mi guardano negli occhi, nessuno sospetta incontrandomi di doversi guardare da registratori nascosti o dalla formazione di dossier.A sua differenza io ho la forza morale di sapere porgere l’altra guancia ma di non stringere la mano a chi non la merita neppure se guadagna 600.000/00 l’anno ed è deputato … perché io non saluto ne’ pecore ne’ pecoroni”.
De Luca contro replica accusando Fragale di essere invidioso della cifra guadagnata dal deputato regionale nel 2017.
Frattanto arriva la replica del candidato del centro destra Dino Bramanti rispetto all’ipotesi di inciucio in chiave anti-De Luca:
“Anche oggi i messinesi sono costretti a sorbirsi l’ennesimo, delirante comunicato stampa firmato da Cateno De Luca. Il candidato sindaco, che fa riferimento a un non meglio precisato “inciucio” tra il sottoscritto e il candidato del centrosinistra, Antonio Saitta, prosegue nella sua strategia della “suggestione”, una linea d’azione che rasenta il pittoresco e che fa emergere l’ossessione spregiudicata di un candidato privo di argomentazioni serie e per questo costretto a ripiegare su forme di becero complottismo e a fare leva su versioni fantascientifiche delle dinamiche politiche. È francamente spiacevole ritrovarsi ogni giorno costretti a confrontarsi con questo modo d’intendere la politica. Ed è ancora più triste che il protagonista di queste esternazioni stucchevoli sia un rappresentante dell’Assemblea Regionale Siciliana, il più antico parlamento d’Europa. Quanto detto prescinde dalla competizione elettorale: il problema è ben più ampio, perché soggetti politici di questo calibro, che ogni giorno, spinti dall’ossessione del potere, riescono a trasformare la nobile sfera della politica in un teatrino di bassa lega, non fanno altro che minare dalle fondamenta il rapporto tra la collettività e le istituzioni. Ma sono proprio i profili – fortunatamente rari – come quello dell’Onorevole De Luca che riescono a trasmettermi forza e ostinazione nel credere che la politica debba necessariamente ritrovare la dignità perduta.. Non sappiamo come andrà a finire questa tornata elettorale, ma al di là di tutto, i messinesi non meritano di essere ridicolizzati ogni giorno così. Non è Dino Bramanti candidato sindaco a pensarlo: è Dino Bramanti, cittadino di Messina, nato e cresciuto a Messina, innamorato di Messina”.
Nella discussione a tre: Fragale-De Luca-Bramanti interviene anche il candidato sindaco Trischitta che scrive: “Dapprima la conferenza stampa–farsa congiunta di Bramanti con De Luca e le insistenti voci dell’accordo tra i due. Adesso l’invito di Fragale rivolto a chi non è stato bandito da un possibile accordo, tra cui un De Luca che risponde stizzito. Tutti questi sono inciuci tra chi si sente già perdente e, al tempo stesso, teme il mio continuo aumento di consensi, che sicuramente mi porterà giorno 10 al ballottaggio. La gente, infatti, è ormai certa della coerenza che mi contraddistingue dai vari Bramanti, Saitta e De Luca”
E Cateno De Luca replica a Trischitta: “Nonostante tutto mi è simpatico e comprendo che ancora vive la sindrome dell’innamorata tradita da Francantonio Genovese reo di aver scelto Bramanti come candidato sindaco. In questo modo Genovese ha reso nulli i servigi di Trischitta svolti fino al 5 marzo scorso in occasione delle elezioni politiche quando lo stesso Trischitta ha votato Forza Italia ".