“Bramanti è un manager e sa bene quanto sia importante una visione meno statalista e assistenzialista e molto più aperta alla collaborazione con i privati e con il mondo esterno al pubblico. Ho avuto una serie di incontri con la base, poi mi sono confrontata con il partito e abbiamo avuto modo di parlare con il professore e condividere idee e programmi per rilanciare Messina. Ma non ho fatto tutto da sola, nonostante quello che si legge sui giornali. Ne ho parlato con la base”.
Elvira Amata è tra quanti hanno sostenuto sin dall’inizio la candidatura a sindaco di Dino Bramanti e spiega anche il perché. Fratelli d’Italia farà una lista con il simbolo per evidenziare la propria identità e “pesarsi” sul territorio.
“Sono stata assessore e so quante difficoltà ci sono quando hai a che fare con uffici sguarniti, impossibilità di fare progettazione- prosegue- Ricordo che pur di recuperare 5 milioni dal Cipe ho dovuto utilizzare progetti vecchi che erano rimasti nei cassetti per anni. Invece servono progetti attuali e questo non puoi farlo se non attraverso un’apertura ai privati, attraverso i project financing, convenzioni, intese attraverso gruppi di lavoro. Devo dire che in questo senso c’è stata sintonia con Bramanti perché lui stesso sta proponendo l’idea dei pool di progettazione per intercettare risorse. Aggiungo che secondo me lui da manager della sanità è stato anche politico nel senso più puro perché ha capito l’importanza dei rapporti con le istituzioni, l’importanza di relazioni basate sui progetti”
La deputata regionale non si sofferma più di tanto sulle frizioni che si sono registrate in Fratelli d’Italia e sulla decisione di Franco Tiano di correre con una lista civica, sottolinea invece l’importanza di una coalizione che porti avanti un progetto comune.
“Sarà una campagna elettorale difficile e complessa. Sarà persino difficile far votare i messinesi che sono troppo delusi. C’è un numero alto di candidati sindaco e questo comporterà una dispersione del voto, ma sono certa che con un programma forte, una coalizione unita ma soprattutto andando nelle case per parlare con i cittadini, il centro destra potrà vincere questa elezione”.
Tra gli avversari teme di più Cateno De Luca per la sua capacità di penetrazione in tutte le zone della città ed una campagna “porta a porta”.
Sulla candidatura a sindaco di Emilia Barrile commenta: “Emilia è un valore aggiunto, fa politica da anni, bisognerebbe riuscire a dialogare. Ci sono punti del suo programma che coincidono con quello di Bramanti, cioè stare accanto alle fasce deboli. Basterebbe essere ragionevoli da entrambe le parti”.
Rosaria Brancato