“Mi preoccupo quando il consenso va a chi manda messaggi pericolosi che mettono in discussione ogni autorità istituzionale. Si inizia con il presidente della Repubblica e si finisce con il travolgere tutte le autorità, dal prete al preside. Ma così facendo viene meno la tenuta di una comunità. Abbiamo fatto tanti errori, ma da Messina può venire un esempio di unità che sia di valenza nazionale”. Così l’ormai ex sottosegretario alla sanità Davide Faraone, leader renziano in Sicilia, ieri a Messina in occasione della convention di Sicilia Futura, alla presenza dell’ex ministro Totò Cardinale.
“Non è una partita personale, non difendiamo solo Mattarella, ma l’Europa, la storia ed il futuro- ha continuato Faraone– Si può anche criticare quanto accaduto ma il presidente Mattarella ha svolto il suo ruolo in modo impeccabile e vedere la gente in piazza che evoca la messa in stato di accusa mi inquieta. Certo è che c’era chi aveva paura di governare ed alla fine si è visto. Si voterà ormai dopo l’estate e c’è chi vuol tornare indietro, al trapassato remoto e chi vuol guardare avanti. Questi siamo noi”.
Faraone lancia l’assist alla coalizione di centro sinistra che dopo essersi presentata divisa alle Politiche del 4 marzo (con le liste e i candidati di Liberi e Uguali), ha avviato un percorso di unità al punto che c’è il ticket Antonio Saitta (Pd)- Maria Flavia Timbro (LeU). E a Messina il Pd e gli altri partiti non si nascondono dietro civiche ma corrono con liste con i simboli.
Trainante sarà Sicilia Futura e a fare da “allenatore-presentatore” è stato il leader del partito Beppe Picciolo che ha evidenziato come nei mesi scorsi, Regionali comprese, ci siano stati anche errori: “Sbagli ne sono stati fatti, dobbiamo ammetterlo. Sicilia Futura ha lavorato tantissimo per l’unità del centro sinistra. Abbiamo fatto da sarti, cucendo ogni giorno l’abito della compattezza, anche se poi altri si sono messi il vestito…..”
In sala alla presentazione della lista dei candidati di Sicilia Futura c’erano il candidato sindaco Antonio Saitta, i deputati Navarra e De Domenico, l’ex ministro D’Alia.
L’obiettivo è arrivare al ballottaggio per giocarsi tutto al secondo turno grazie anche alla statistica ed al sostegno delle altre aree di sinistra. Si punta sulla forza delle sei liste che devono vedersela con le 3 a supporto di Accorinti, con le 6 di De Luca e con l’unica lista del M5S per Sciacca che non ha derogato alla regola del movimento.
La novità annunciata da Beppe Picciolo è che le somme che i candidati avrebbero speso per manifesti e volantini sono state devolute in un fondo affidato al coordinatore provinciale di Sicilia Futura Salvo Versaci. Il fondo è nato con l’autotassazione, l’adesione è volontaria ed il fondo diventerà permanente in modo da dare la possibilità anche ai futuri eletti di decidere se e quanto donare. Le cifre raccolte, che saranno puntualmente resocontate da Versaci, saranno destinate ad iniziative per il sociale nel territorio messinese.
Rosaria Brancato