Il dopo primarie mancate ha portato all’immediata candidatura di Giovanni Formica, sostenuto dall’associazione “A Milazzo è possibile” (Area Civati) che ha rotto con l’area Big Bang e l’ex candidato alle primarie Salvo Presti.
Proprio nelle ore di dubbio più atroci sulle primarie, Salvo Presti aveva deciso di scrivere al Pd e a Renzi per chiedere maggiore chiarezza: il candidato chiedeva una risposta ufficiale ed univoca per chiudere in modo definitivo la vicenda milazzese.
Ma dal Partito Democratico non sono arrivate risposte esaustive: solo silenzio, e proprio questo silenzio ed un’attenta riflessione ha portato Salvo Presti a continuare ad impegnarsi, candidandosi ufficialmente alla guida di Milazzo.
“Nel silenzio– afferma Presti- dei vertici del Partito Democratico cui ho indirizzato nei giorni scorsi una richiesta ufficiale di ricomposizione unitaria del quadro politico, e dopo una riflessione attenta e seria che consegue ad un contesto ancora sino ad oggi confusionario e su cui tutti siamo chiamati a meditare, decido di accogliere l’invito dei tanti milazzesi che, da cittadini liberi, vogliono restituire dignità alla politica come ‘interesse di tutti’: il mio impegno civile per Milazzo prosegue candidandomi ufficialmente alla guida della città”.
Il progetto “Milazzo è ancora Bellissima” continuerà quindi ad esprimere “tutta la propria forza dirompente, innovativa e capace di guardare ai bisogni della città oltre ogni personalismo, oltre ogni inutile prova di forza”. “Chiudiamo– termina Presti- vent’anni di ‘già visto’ anche laddove questo voglia vestirsi di nuovo. Diamo un volto fresco e diverso alle cose, non solo nella forma ma anche nella sostanza; diamo un contenuto di valore. Dipende soltanto da noi la svolta buona. Lo merita Milazzo, lo meritiamo tutti”.