C’è chi corre (il centrodestra e Bramanti) e chi cammina a passo di lumaca (il centrosinistra). C’è chi ha già presentato candidatura e programma (De Luca e Trischitta) e chi si è autocandidato a sindaco aspettando in realtà un accordo conveniente per fare un passo indietro (Barrile e Zuccarello) . C’è chi ha scelto il nome del candidato a sindaco ma aspetta la “benedizione” dall’alto (il Movimento Cinque Stelle) e c’è infine chi i sindaco lo è adesso e vuole il bis (Accorinti) .
A due mesi e mezzo dalle elezioni amministrative è questo il quadro politico, ancora in via di definizione. Ma tra poco la campagna elettorale entrerà nel vivo e saranno necessarie scelte definitive ed ufficiali.
Alcune certezze comunque già ci sono, come abbiamo visto in questi giorni. Si chiamano Cateno De Luca, Pippo Trischitta (in procinto di lasciare Forza Italia) e Dino Bramanti, tutti e tre in corsa per la fascia di sindaco : il primo ed il secondo da candidati indipendenti mentre l’ultimo appoggiato e sostenuto dal centrodestra , con la Lega tuttavia rimasta fuori dagli accordi che chiede maggiore coinvolgimento, con messaggi indirizzati non solo a Messina ma anche a Palermo. L’altra certezza si chiama Renato Accorinti, in cerca di riconferma pe sé e per tutta la sua squadra di assessori.
Sabato mattina, il direttore scientifico dell’Irccs presenterà ufficialmente la sua candidatura nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele. All’incontro non dovrebbe esserci nessun esponente politico, perché il messaggio che deve passare all’esterno è che si punta al "modello Messina", in cui i partiti avranno un ruolo marginale e forte sarà invece il peso della cosiddetta società civile .
Qualcosa comincia a muoversi anche nel MoVimento 5 Stelle , che martedì prossimo, nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, presenterà l'iDay, definito «una grande festa di democrazia partecipata d in vista delle prossime amministrative». Ad esporre le iniziative a saranno i PortaVoce messinesi nazionali e regionali, insieme agli attivisti dell’M5S.
«Dal 7 al 22 aprile – spiegano i pentastellati in un comunicato – ci ritroveremo nelle piazze di tutti i quartieri per scrivere, insieme ai cittadini, il programma di governo di Messina. Decideremo il futuro della nostra città e lo fare insieme, nessuno escluso». L’attesa maggiore in questo momento riguarda però l’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Gaetano Sciacca, che –fanno sapere i portavoce pentastellati – potrà avvenire solo quando dalla piattaforma Rousseau arriverà la certificazione della lista, secondo le regole del Movimento.
In questo scenario in movimento, resta fermo al palo solo il centrosinistra, che si sta ancora leccando le ferite provocate dalle elezioni politiche del 4 marzo e non sa come venir fuori da una situazione che oggettivamente vede in questo momento la coalizione in una posizione di debolezza assoluta. A rallentare e a condizionare le scelte c’è poi l’atteggiamento ambiguo del leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo, che non si smuove dal centrosinistra ma continua a tessere pubblicamente le lodi del candidato sindaco di centrodestra Bramanti. Pd, Leu (da cui ha preso le distanze Sinistra italiana, dirottando verso Accorinti e Cambiamo Messina dal basso) e centristi sembrano impantanati, con poche idee e confuse sul futuro della città, che passa non solo dal nome di un candidato a sindaco ma anche da un programma concreto e serio. L’unica carta vincente (o comunque meno perdente di altre) che al momento il centrosinistra potrebbe giocarsi , ed è una ipotesi che Navarra ed alleati stanno valutando, è quella di lanciare una squadra di 40enni da sempre presenti sul territorio, che non si vergognano di far parte integrante dei partiti e non intendono nascondere i simboli, presentandosi agli elettori come qualcosa di diverso da quello che sono realmente. Oggi è prevista l’ennesima riunione e forse qualcosa potrebbe venir fuori. Ma il centrosinistra deve fare in fretta se non vuole perdere troppo terreno rispetto agli avversari e dare la sensazione che la decisione finale sarà presa più per disperazione che per convinzione.
Danila La Torre