Con una mossa a sorpresa, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo, esce allo scoperto e manifesta in una nota la sua disponibilità ad impegnarsi in prima persona alle prossime elezioni amministrative. Senza tuttavia specificare in che ruolo.
Il suo nome circola da tempo tra quelli dei papabili candidati a sindaco, la sua figura era stata inizialmente indicata per mettere d’accordo centrodestra e centrosinistra, nell’ottica delle larghe intese in salsa messinese. I due schieramenti però hanno preso strade diverse e la candidatura unica di Ciraolo è saltata. E’ rimasta però la sua voglia di tuffarsi nell’agone politico, con un’ unica pregiudiziale: metterci la faccia per “un progetto che riguardi Messina e non per uno schieramento”.
La frase è sicuramente ad effetto ma concretamente vuol dire ben poco, perché gli schieramenti ci sono e, al di là degli escamotage che verranno utilizzati ( come ad esempio quello presentare solo liste civiche), sono i partiti con i loro leader a decidere candidati e strategie.
Commentando questa prima fase della campagna elettorale, Ciraolo sostiene che si è dato troppo spazio ai nomi e poco o nulla ai programmi.
“Da cittadino – scrive – non posso che rilevare come in questi mesi ci si stia affannando a trovare solo nomi di candidati, più o meno spendibili, senza porre alcuna attenzione ad elaborare, invece, programmi seri, credibili e attuabili, da offrire alla nostra Città che vive le mille contraddizioni di un atavico disinteresse ai temi veri, sui quali bisognerebbe confrontarsi tutti insieme, nessuno escluso”.
“Il prossimo appuntamento elettorale – continua presidente dell’Ordine degli avvocati – il rappresenta il crocevia del destino di noi messinesi e dei giovani in particolare e, probabilmente, questa sarebbe l’occasione giusta per sedersi TUTTI attorno ad un tavolo, gettando il cuore oltre lo steccato, al di là delle appartenenze, delle contrapposizioni, dei personalismi e delle ambizioni personali”.
“Preferirei sentire parlare di: rilancio del TURISMO; di un progetto organico sulle infrastrutture e di strumenti economici per la sua attuazione; di decoro ed arredo urbano; di gestione moderna dei rifiuti; di abbattimento delle barriere architettoniche e di servizi dedicati per i diversamente abili; di potenziamento, rimodernamento e affidamento delle strutture sportive; della necessità di dialogo con le strutture scolastiche e di un piano per il loro risanamento (mense, riscaldamento, trasporto studenti); della capacità di attrazione di investimenti sulla città grazie allo snellimento dei processi burocratici; di ripristino, implementazione e cura dei pochi spazi verdi cittadini, per fornire ai nostri bambini spazi accessibili; di valorizzazione delle "agorà” cittadine che sono potenziali luoghi di cultura e commercio da rilanciare attraverso un confronto serio e costruttivo con commercianti e associazioni di categoria; della creazione di una task force per il reperimento di fondi pubblici (regionali, nazionali ed europei) e, infine, del coinvolgimento di tutte le componenti civiche della Città – professioni, impresa, industria, artigianato, volontariato, associazioni di categoria, giovani e di chiunque altro abbia desiderio di dare il proprio contributo – al fine di recuperare un senso di appartenenza che abbiamo smarrito”.
Secondo Ciraolo, “solo dopo aver ragionato seriamente su come affrontare le nuove sfide, potrà essere individuato un gruppo di lavoro cui affidare l’onore e l’onere di realizzarlo”.
Il presidente dell’Ordine degli avvocati conclude la sua nota dando la propria disponibilità ( a cosa non lo dice) : “Chiarisco, fin da ora e a futura memoria, che se mi si chiedesse di dare una disponibilità la darei solo per un progetto che riguardi Messina e non per uno schieramento”.
DLT