“Solo uniti si vince, condividendo non le poltrone ma le soluzioni ai problemi. Non sono mai stato il burattino di nessuno e non voglio diventarlo. Quindi oggi presento il mio programma con 5 punti articolati e che ritengo prioritari per Messina. Se non dovesse esserci condivisione su questi punti, dal momento che non chiedo poltrone allora io andrò avanti per la mia strada. Sono candidato sindaco”.
Così il consigliere comunale Daniele Zuccarello, davanti ad una sala Sinopoli del Vittorio Emanuele affollata e partecipe, si aggiunge all’elenco dei candidati alla poltrona di primo cittadino. Lo fa nello stile mediatico che ha seguito in questi anni, con un one man show, ilustrando con le slide i punti del programma, coinvolgendo la platea ed i candidati che nelle liste che al Consiglio e nelle circoscrizioni, lo affiancheranno.
Presenti in sala anche altri dati “papabili” come candidati sindaco: Enrico Spicuzza (presidente dell’ordine dei commercialisti), Vincenzo Ceraolo (presidente dell’ordine degli avvocati), Carmelo Picciotto (presidente Confcommercio), Pippo Trischitta (capogruppo Forza Italia), ma anche il parlamentare Nino Germanà, fresco di ritorno a Roma ed esponenti di Liberi e Forti, consiglieri comunali.
Prima di illustrare i “5×5”, ovvero cinque punti per cinque tematiche, Zuccarello ha presentato i suoi compagni di viaggio: Alessandro Barbera, che ha appena compiuto 18 anni, Andrea La Rosa, con il quale sta portando avanti la battaglia per la scuola Leopardi, l’archeologo Ciccio Tirrito, Giusi Scivolone impegnata nel volontariato a 360 gradi, Giusy Merlino che opera instancabilmente nella realtà di Santo Stefano medio, poi gli imprenditori Giovanni Interdonato, Roberto Militi, Erica Grasso pronti a mettere la loro esperienza a disposizione del movimento Missione Messina.
Infine l’avvocato Maria De Salvo che è stata sempre al fianco di Zuccarello in tutto il suo percorso politico.
“Oggi si parla molto di voto anti-sistema- ha detto poi il consigliere- Io mi chiedo, se sistema vuol dire lasciare tutto com’è rimasto in questi decenni allora io dico sì, sono un anti-sistema. Lo sono sempre stato, lo dimostrano le mie battaglie. Io oggi ribadisco il no ai carrozzoni, no al clientelismo, no a quel metodo che alimenta il precariato come modo per usare gli elettori. Dico anche no alle decisioni ed ai nomi che i vertici dei partiti calano dall’alto. Mi candido a sindaco, ma sono disposto al dialogo non sui posti di sottogoverno ma sul programma”.
I 5 punti hanno in comune il termine “impresa”, vista come la base per qualsiasi attività che possa portare allo sviluppo ed all’occupazione.
1-IMPRESA. Riduzione permanente della tassa del suolo pubblico (riportandola quindi a canoni di una città normale), parcheggio gratuito ai negozianti, sistema per consentire l’occupazione suolo negli stalli blu (per i locali di ristorazione), introduzione del silenzio assenso, infine abolizione dell’autorizzazione per le insegne (come già esiste nel resto del Paese).
2-PATRIMONIO. Censimento delle case popolari e dei beni comunali inutilizzati, concessione dei beni demaniali alle associazioni, riattivazione delle scuole chiuse con utilizzi a fini sociali, massimo impegno per il risanamento. Acquisire i capannoni di Larderia oggi in gran parte inutilizzati per consentire ai piccoli imprenditori di avviare attività-
3-AMBIENTE. Gestione privata della società dei rifiuti per porre fine alle degenerazioni dei carrozzoni ed ai debiti, parchi urbani in gestione a privati e associazioni, canile sanitario comunale, cimitero per gli animali d’affezione, colonnine di rifornimento per auto elettriche e di acqua
4-TURISMO. Gestione del patrimonio storico culturale ai privati e alle associazioni, sinergia con l’Autorità portuale, Fiera del gusto ai Magazzini generali, info point nell’area portuale, pullman Atm per le escursioni locali
5-SPORT E CULTURA gestione impianti sportivi pubblici alle federazioni (da 3 anni la federazione nuoto chiede l’uso della piscina di Villa Dante), affidamento dello stadio alla società di riferimento, manifestazioni culturali anche in periferia, agevolare la realizzazione di musei di tradizioni popolari, programmazione di manifestazioni estive con largo anticipo.
Un discorso a parte merita poi la problematica delle DISABILITA’ che secondo Zuccarello deve essere affrontata a fondo, con l’adeguamento di tutti gli uffici pubblici, agevolazioni fiscali, interventi per gli accessi alle spiagge ed ogni tipo di abbattimento di barriera architettonica.
“Questo è il mio programma, c’è bisogno di fare squadra. Se sarà condiviso sono pronto al dialogo, altrimenti andrò avanti anche come semplice consigliere comunale, ma non sarò mai disposto a stare zitto e ad essere considerato un burattino del sistema”.
Rosaria Brancato