“Tra una quindicina di giorni si inizierà lo smontaggio del viadotto Ritiro. Subito prima si faranno sgomberare gli abitanti e gli esercizi commerciali della zona sottostante”. Lo dice il presidente del Cas, Rosario Faraci, al termine dell’incontro di ieri, a Palazzo Zanca, per pianificare la fase clou dei lavori.
“Abbiamo pianificato disagi molto ridotti – prosegue Faraci -, l’autostrada sarà chiusa di notte ma per periodi brevissimi”. Mezz’ora o poco più di volta in volta, quando il carro varo trasporterà i pezzi smontati dal tratto vicino alla galleria Baglio, è da lì che s’inizierà, fino alla collinetta del viadotto Trapani, dove saranno sminuzzati per essere trasportati in discarica. In quei momenti, i veicoli saranno obbligati ad uscire a Boccetta per poi, chi deve proseguire in direzione Villafranca, rientrare a Giostra, passando di notte dentro la città.
Altri due temi all’ordine del giorno. L’apertura dell’ultima uscita, quella per chi proviene da Palermo, e l’apertura dei viadotti che collegano lo svincolo direttamente alla galleria San Jachiddu e quindi all’Annunziata. Su questi fronti non ci sono novità di rilievo e le parti si sono aggiornate alla prossima settimana.
“L’uscita per chi viene da Palermo – conclude il presidente del Cas – rientra nei cantieri già assegnati all’azienda e stiamo facendo altre verifiche per valutarne i tempi di apertura. Mentre per quanto riguarda i viadotti abbiamo avviato un’interlocuzione col Ministero e attendiamo direttive in merito”.
Quei viadotti, infatti, al momento sono in mano al Comune, che però vorrebbe appunto trasferirli al Cas, così com’è stato fatto per l’intero sistema degli svincoli. “In una vecchissima convenzione – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, ‘padrone di casa’ alla riunione con Faraci, il dirigente comunale Antonio Amato, il vicepresidente del Cas, Antonio Gazzara, e il direttore generale del Cas, Salvatore Pirrone – è scritto che il Comune fa gli svincoli e al Comune restano ma, molto più di recente, il Ministero ci ha scritto che devono essere di competenza del Cas. Loro vogliono fare chiarezza, è giusto che sia così, e ne parleranno col Ministero. Tra l’altro gli incendi di quest’estate hanno creato un danno agli impianti, quantificabile in una somma compresa tra i 200 e i 300mila euro, aspettiamo una perizia precisa dal rup Pizzino. Inserire questa cifra nell’appalto in corso sul viadotto Ritiro sarebbe molto più semplice rispetto a doverla trovare ex novo”.