Aria di rinnovamento in seno alla Confederazione italiana agricoltori di Messina che si prepara al prossimo congresso provinciale, fissato il 1° febbraio alla Camera di commercio. Alla vigilia dell’importante assemblea elettiva, lo storico presidente uscente, Luigi Savoja, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto sapere che non si ricandiderà appoggiando così il progetto di rinnovamento già avviato dalla Cia nazionale.
Savoja lascerà la poltrona dopo quasi un trentennio di militanza attiva, iniziata con il ruolo di vice presidente e proseguita negli ultimi otto anni con l’ufficio di presidenza. “Largo ai giovani – commenta – nessuna decisione politica. Siamo in presenza di un ricambio naturale che avverrà in tutte le sedi provinciali ed a livello regionale e nazionale con la nomina di nuovi presidenti. Il rinnovamento della classe dirigente è uno dei primi obiettivi che ci siamo posti, pensando anche alla nuova programmazione europea 2014-2020 ed alla necessità di fissare nuove metodologie e contenuti”.
Insediatosi il 19 settembre del 1985 alla dirigenza della Cia, il presidente Savoja ha assistito alle fasi di sviluppo dell’agricoltura, motore dell’economia messinese ed al declino degli ultimi anni,segnato dalla crisi mondiale e dalle catastrofi naturali.
Il nuovo presidente sul quale l’assemblea elettiva cercherà di convergere all’unanimità dovrà guardare innanzitutto alle ferite del territorio, programmando interventi per la lotta al dissesto idrogeologico. In tal senso la nuova programmazione comunitaria rivestirà un ruolo fondamentale per captare risorse che servano ad implementare gli interventi a tutela dei terreni agricoli. “Lascerò il timone ma non abbandonerò la nave – dice con ironia Savoja – continuerò a rimanere vicino alla Cia per dare il mio contributo all’agricoltura”. Questo il tema del prossimo congresso dal titolo “Più agricoltura per nutrire il mondo, più reddito per gli agricoltori” che si concluderà con l’elezione del nuovo gruppo dirigente.