Più che l’ormai salviniana felpa ha indossato la maglietta con la scritta Messina. E prima di andar via per la successiva tappa, quella di Acireale, ha assaggiato il tradizionale arancino. Più che un tour è stata una corsa quella del leader della Lega Nord Matteo Salvini, che nell’arco di poche ore ha fatto la spola tra Catania e Messina, un “anticipo” delle future campagne elettorali per Regionali e, annuncia “amministrative di Messina per cambiare il sindaco più strano che io abbia mai visto, forse l’avete trovato nell’uovo di Pasqua”.
Tra un applauso dei presenti al Palacultura e le proteste del sit-in esterno, Salvini ha sintetizzato quelli che sono le tematiche che sta portando avanti da Nord al “vituperato sud” (fino a pochi mesi fa). Se un tempo diceva peste e corna dei meridionali adesso i voti dei terroni servono e la “pancia” dei siciliani stanchi di fame, disoccupazione, bugie, disservizi, inerzia, cattiva politica, è pronta a rispondere a queste sollecitazioni.
In una conferenza stampa atipica, servita più ad un incontro con il movimento Noi per Salvini e con le basi di quella che diventerà con ogni probabilità una lista alle prossime competizioni elettorali, Salvini ha avuto modo di ascoltare dapprima l’intervento di una delegazione di medici del 118, ridotto all’osso dalla nuova Rete ospedaliera (ma che sarà salvato grazie all’esito positivo del vertice romano dei giorni scorsi al ministero della salute), poi le amare considerazioni di chi vive nel quartiere dove sorgerà l’hotspot, ed infine il racconto di una città allo stremo nella quale due-tre settimane senz’acqua non scatena rivolte, così come i continui scippi.
Poco prima del Palacultura Salvini era stato alla caserma Gasparro dove dovrà sorgere l’hotspot ed in conferenza stampa ha trovato quella parte di Messina esasperata dai disagi ed anche dalle delusioni, stanca della vecchia e della nuova politica.
Nel suo intervento, dettagliato, non ha risparmiato strali all’amministrazione che “non fa niente per andare incontro ai cittadini, li lascia senz’acqua e senza servizi adeguati ma trova tempo e modo per contestare Salvini. Che pensino ai loro concittadini” (ndr.l’assessore Ialacqua manifestava insieme agli altri al sit-in davanti al Palacultura) ed ha attaccato poi la politica, vecchia e nuova, locale e nazionale “il sindaco governa grazie alla vecchia politica, al Pd e poi mentre accogliete tutti questi migranti non vi accorgete che vi stanno svendendo l’isola, tra poco pure il mare. I pomodori vengono dalla Tunisia, le arance, il riso, tutto viene da fuori e i vostri prodotti vengono gettati via”.
Sta facendo il tour in vista delle amministrative che vedono già a Palermo la lista della Lega ma quanto alle Regionali alla domanda di Tempostretto se intende allearsi col centro-destra insieme agli ex Cuffariani e puntare alla pancia della gente per drenare consenso ai grillini replica: “per le Regionali c’è tempo, non m’interessano primarie, ne parleremo ma non starò né col Pd né con chi vuole Cuffaro. Tornerò qui per le amministrative l’anno prossimo, verrò in campagna elettorale perché dovrete avere un altro sindaco”.
Sul Ponte dice: la parola deve andare ai siciliani e ai messinesi, ma se dipendesse da me direi sì subito. Sull'hotspot spiega: stiamo accogliendo chi ci porta la guerra in casa non chi scappa dalla guerra. Sul G7 l'attacco è al governo: "Ci sarà Gentiloni e non Putin…..vi rendete conto?"
Prima di andar via c’è la “consegna” dell’arancino e le ultime strette di mano con quei messinesi talmente stanchi da esser pronti a votare chi, come la Lega Nord, ha sempre visto i terroni come il male del Paese.
Per l'intervento di Salvini guarda video
Rosaria Brancato
GALLERY DI GIOVANNI ISOLINO