Ormai la frattura si è consumata, manca solo l’atto finale. Ed è chiarissimo che non si vuole perdere tempo. Il Cda di MessinaServizi vuole il licenziamento in tronco del direttore generale Aldo Iacomelli. E’ stata questa la decisione messa nero su bianco dal presidente Pippo Lombardo e dal suo consiglio di amministrazione. A decidere se accogliere questa richiesta sarà il socio unico della società, cioè il sindaco De Luca. E considerato che la richiesta di licenziamento è stata basata tutta su quanto il sindaco ha dichiarato in assemblea dei soci lo scorso lunedì, sembra una partita con un risultato praticamente scontato. Tutti i tasselli di una guerra che si è consumata in parallelo all’emergenza rifiuti adesso si stanno mettendo al loro posto così com’era prevedibile fin dall’inizio. Il sindaco ha deciso che l’unico responsabile di quanto è successo è stato il direttore generale, il Cda ha sposato pienamente questa posizione, dunque ha chiesto di procedere con il licenziamento. “Senza se e senza ma”, come direbbe il sindaco De Luca.
Per questo il presidente del Cda Pippo Lombardo ha convocato per oggi un’assemblea dei soci ordinaria urgente con un unico punto all’ordine del giorno: «rescissione immediata del contratto individuale di lavoro a tempo determinato stipulato con l’ingegnere Aldo Iacomelli il 28 febbraio 2018 per giusta causa di gravità tale che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto».
“L’esecuzione”di Iacomelli è stata fissata per le 16. Il sindaco deciderà se andare avanti con la soluzione più drastica. Le premesse lasciano pochi spazi ai dubbi, l’esito sembra ormai praticamente scontato, anche se difficilmente si chiuderà tutto con un colpo di penna che rescinde il contratto e ognuno per la sua strada. Gli strascichi saranno inevitabili. Ma le eventuali conseguenze che potrebbero scaturire non hanno rallentato minimamente la marcia verso quello che già da qualche settimana era un chiaro obiettivo soprattutto all’interno di MessinaServizi, dove si sono consumati scontri pesanti tra Cda e direttore ma non solo, sono fioccati provvedimenti disciplinari, sono stati azzerati i vertici intermedi, mentre sullo sfondo andava in scena l’emergenza che ha messo in ginocchio la città.
Le “ prove” della colpevolezza di Iacomelli sono in una sorta di dossier che contiene relazioni dei funzionari di MessinaServizi, della Polizia municipale, del sindaco e dell’assesore, del Cda. Sono stati interpellati tutti, l’unico a rimanere in silenzio è stato proprio lui, Iacomelli, che però ha sempre continuato a ripetere di aver agito sempre in scienza e coscienza e che per questo risponderà con atti amministrativi a tutto ciò che gli è stato contestato, anche in modi poco istituzionali.
E intanto il sindaco De Luca ha deciso di tenere alta l’attenzione sul problema e di rendere quanto più forte possibile la decisione di mandare via il Direttore generale. Per questo ieri in tarda serata ha annunciato tramite la sua consueta pagina Facebook un ennesimo blitz per controllare come sta funzionando la macchina dei rifiuti. Ma, secondo quanto lui stesso ha riferito, la situazione è molto delicata, i mezzi non sarebbero ancora sufficienti per garantire raccolta totale e trasporto in discarica, i mezzi per la differenziata sono guasti e nel giro di pochi giorni si rischia di piombare nuovamente in emergenza. Forse questa potrebbe essere l’ultima carta da giocare oggi pomeriggio di fronte a Iacomelli per rendere inattaccabile un licenziamento che sarà l’atto finale di una guerra che in parte è stata giocata sulla pelle dei messinesi.
Francesca Stornante