La scena è tutta per il presidente Proto, che parla a lungo a ruota libera. Poi lascia la parola ai suoi due più stretti collaboratori, ai quali ha affidato i due ruoli più importanti. Lello Manfredi riprende un cammino interrotto l’anno scorso, lo fa nello stesso ruolo, quello di direttore generale, ed è già pronto a mettere ordine lì dove c’è il caos.
L’esordio in campo, per la nuova proprietà, non è niente male. Domenica alle 14.30 arriva il Catania e la mente non può che tornare alla partita dell’anno scorso, quando con un’incessante campagna mediatica si riuscirono a portare 18mila 426 spettatori paganti, un record per la Lega Pro, praticamente impossibile da eguagliare. “La speranza è quella di fare numeri importanti – dice Manfredi -. Ogni volta che la collettività è stata chiamata a dare una risposta ha sempre risposto presente. La nuova proprietà deve salvare la squadra e spero che i messinesi ci diano una testimonianza di affetto. Non c’è molto tempo per veicolare il messaggio ma diciamo ai tifosi e alle famiglie che non vengono da tanto allo stadio di tornare, tirando fuori le sciarpe giallorosse. Sono sicuro che saremo tanti e ci divertiremo”.
Le prime iniziative sono simili a quelle della scorsa stagione. “Ai tifosi della provincia rimborseremo il costo del pedaggio autostradale sotto forma di biglietti per le prossime partite – prosegue Manfredi –. Riapriremo la Tribuna B e lì, con un tagliando unico, potrà entrare tutto un nucleo familiare. Ci saranno agevolazioni anche per gli studenti, sia nelle scuole sia all’Università”.
Poi altri piani per il futuro. “Possiamo riprendere un lavoro bruscamente interrotto – conclude il direttore -. Da ora la squadra si allenerà sempre al Celeste, che sarà la nostra casa, mentre il settore giovanile si allenerà altrove. Non possiamo fare interventi radicali sul terreno di gioco, ma possiamo mantenerlo in condizioni sufficienti. Mister Lucarelli ci ha detto che, se curato, il fondo può andare bene fino al termine del campionato. Poi, per la prossima stagione, abbiamo tante altre idee e altri progetti”.
Un compito più semplice, almeno per il momento, spetta al direttore sportivo Marcello Pitino. Il mercato è ormai chiuso e si possono tesserare solo svincolati. “Intervenire non è facile – dice -, forse possiamo fare qualcosa ma niente di importante. Comunque la squadra ha gli ingredienti per potersi salvare, anche se con due punti di penalizzazione sarà più difficile. Finora, nelle difficoltà, i giocatori hanno tirato fuori qualcosa in più, è importante che ora non si adagino, anzi dovranno continuare a lottare”.
L’unico in procinto di arrivare è l’attaccante Gianvito Plasmati, che però è fermo dalla scorsa stagione, quando è sceso in campo 16 volte mettendo a segno 3 reti, nel Catania. Nella sua carriera, ha 34 anni, anche 39 presenze in serie A, con 5 gol, e 80 presenze in B, con 14 gol. “Ma non è detto che verrà tesserato – conclude Pitino -, valuteremo insieme al mister e al presidente se ci saranno le condizioni. Riteniamo sia un giocatore importante ma bisogna vedere come sta fisicamente e quando potrà essere pronto, perché mancano solo 12 partite a fine campionato”.
(Marco Ipsale)