Dopo tre sconfitte consecutive, il Messina è tornato nel baratro da cui mister Lucarelli lo aveva tirato fuori. Sconfitte diverse, comunque. Contro Melfi e Lecce i peloritani hanno disputato un primo tempo sufficiente ma non hanno saputo reagire allo svantaggio e sono crollati nella ripresa. A Cosenza, invece, il Messina ha giocato bene, a tratti meglio degli avversari, ma non ha concretizzato la mole di gioco prodotta ed è stato persino punito all’85’ da un rigore molto discutibile.
“Siamo stati sempre condizionati da squalifiche e infortuni – dice Lucarelli –, non ho mai potuto schierare la formazione che ho in testa e forse non ci riuscirò neanche domani. Nonostante questo abbiamo lottato, credo che possiamo essere alla pari con almeno 12 o anche 15 squadre di questo girone”.
Sembra difficile concentrarsi solo sul campo. “Mi sforzo di farlo – prosegue – ma è inevitabile che ci siano ripercussioni per ciò che avviene al di fuori, anche perché si sta per aprire il mercato e alcuni nostri giocatori possono interessare. Vogliamo dare loro serenità per farli restare ma, nei momenti di difficoltà, le sirene altrui diventano più allettanti del solito. A Messina si può fare calcio anche con tutti i problemi che abbiamo, ci può essere l’ambiente giusto. Anzi i problemi mi caricano, vorrei che anche i miei giocatori imparassero. Sembra quasi che noi navighiamo nella cacca mentre da altre parti sia tutto perfetto, non è affatto così, è solo un alibi”.
Secondo Lucarelli non è tutto così nero: “A parte gli schiaffoni subiti da Melfi e Lecce, la squadra ha sempre dimostrato di potersela giocare. Quello di Cosenza è stato invece un brutto segnale perché abbiamo pagato dazio per un errore. Abbiamo avute tante occasioni, molte anche potenziali sbagliando l’ultimo passaggio. Nella ripresa siamo cresciuto, abbiamo giocato meglio di loro e mi aspettavo segnassimo noi. Non è successo ma sono convinto che la situazione cambierà in positivo, c’è da sconfiggere la negatività che ci circonda”.
Il Messina soffre in particolar modo la sterilità offensiva. Zero gol nelle ultime tre partite, appena due (di cui uno su rigore di Pozzebon e l’unico su azione di Capua) se si considerano le ultime sette partite. A soffrirne è soprattutto Pozzebon, capocannoniere della squadra con 7 reti all’attivo, accostato ad altre squadre per il mercato di gennaio. “Il suo procuratore ha sbagliato – dice Lucarelli -. Se le sue prestazioni continuano a non essere in linea con quelle che hanno attirato si rischia che l’interesse possa svanire. Demiro è un ragazzo di personalità, ha gli attributi per venire fuori da questa situazione, non mi preoccupa. Non è un ragazzino, ci aspettiamo grandi cose da lui, domenica è stato sfortunato perché è andato diverse volte vicino al gol”. L'attaccante, tra l'altro, ha accusato un problemino muscolare, anche se dovrebbe farcela. Non ci sarà, invece, Grifoni, ancora infortunato.
Un occhio, infine, all’avversario, la Vibonese. “Li abbiamo già incontrati in Coppa Italia, sono ben messi in campo, giocano sull’avversario e ripartono. A campo aperto hanno qualità importanti, con un centravanti forte fisicamente, che difende la palla, fa salire la squadra e fa gol in tutti i modi. Dovremo cercare di attaccare gli spazi in continuazione perché, se loro staranno dietro la linea della palla, diventerà difficile sfondare centralmente”.