Pronto il progetto per la terza parte dello svincolo di Giostra. Le Donne convoca riunione

Era una soluzione che andava pensata in fase di progettazione, più di 20 anni fa. O che comunque poteva tranquillamente essere realizzata in tutti questi anni. Si era temporeggiato persino dopo il 15 maggio dello scorso anno, quando lo svincolo di Giostra venne aperto in entrata. Solo nel mese di agosto si è arrivati alla decisione ufficiale, quella di prolungare la rampa fino alla collinetta antecedente al Ritiro, per non fare gravare l’uscita sul viadotto. Fino al termine di novembre, una serie infinita di incontri tra il Comune, l’Anas e il Cas, per giungere alla fase progettuale. Circa tre mesi per portarla a compimento, si disse, e, per una volta, sembra che i tempi, almeno in questo, siano stati rispettati.

“Il progetto è pronto – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola -. Manca solo qualche passaggio per formalizzare il tutto, ma dovrebbe avvenire a brevissimo. Già martedì prossimo, il segretario Antonio Le Donne ha indetto una riunione interna per tentare di dare un’accelerata agli aspetti ancora in fase di definizione”. Il coordinamento per gli interventi relativi allo svincolo di Giostra, infatti, rientra tra le competenze del segretario generale, nell’ambito dell’Ordinanza di Protezione Civile Ministeriale per fronteggiare l’emergenza traffico.

Completato il progetto, sarà necessario ottenere l’ok da parte del Genio Civile, ultimo parere necessario prima dell’avvio dei lavori. “Ci è stato promesso – prosegue De Cola – che l’approvazione arriverà in tempi brevissimi, anche nell’arco di una settimana. Del resto la soluzione è stata concordata ed è stata fatta una valutazione preliminare per avere la certezza che non ci fossero intoppi al momento della presentazione”.

A questo punto, è probabile che il via libera arrivi nel mese di marzo. I lavori potranno dunque iniziare nel mese di aprile? “Perché no? – risponde De Cola –. Era l’obiettivo che ci eravamo prefissati a dicembre. Abbiamo incontrato più volte anche l’impresa, che si è dichiarata pronta e disponibile a realizzare le opere in periodi brevi. Per loro potrebbero bastare 7 o 8 mesi, tempi che ci auguriamo siano confermati col progetto esecutivo”.

L’obiettivo è dunque quello di aprire la terza parte dello svincolo di Giostra entro il 31 dicembre 2014. Poterne usufruire, per chi proviene dal centro città, sarà un incentivo a utilizzare maggiormente la tangenziale, sgravando il traffico urbano.

Solo in quel momento potranno partire i lavori di messa in sicurezza del viadotto Ritiro, il cui bando è pronto ma “sospeso”. Per operare, infatti, sarà necessario chiuderlo. Farlo adesso, comporterebbe il blocco del transito autostradale, che sarà invece spostato sul nuovo bypass una volta realizzato. Si dovrà praticamente uscire allo svincolo di Giostra e rientrare dallo stesso, un chilometro più avanti, percorrendo le nuove rampe.

Discorso a parte per la quarta ed ultima parte, l’uscita per chi proviene da Villafranca. Lì sarà necessario l’utilizzo di un giunto di collegamento quando saranno completati i lavori sul Ritiro. Passerà, dunque, ancora più tempo, ma nel momento in cui sarà aperta l’altra uscita di Giostra, sarà comunque possibile uscire allo svincolo di Boccetta, fare un’inversione a U al termine della rampa e tornare immediatamente in tangenziale verso lo svincolo di Giostra, senza entrare in città.

I lavori, in realtà, non saranno conclusi neanche con il completamento di tutt’e quattro le direzioni, perché non è mai stato aperto il collegamento diretto, già realizzato, tra lo svincolo e la galleria San Jachiddu. Anche qui non si è mai pensato ad una soluzione per evitare un pericoloso incrocio con i mezzi che dal viale Giostra si immettono verso la galleria. Al momento, infatti, provenendo dal viale Annunziata, è necessario dirigersi verso il viale Giostra, percorrerne un tratto in salita e da lì immettersi in tangenziale. Un aspetto sicuramente secondario rispetto all’apertura delle uscite mancanti ma che occorre affrontare al più presto per chiudere una volta per tutte i lavori connessi al sistema degli svincoli.

(Marco Ipsale)