“Cateno contro tutti”, De Luca: promuovere il giro su feluche e carrozze

Il primo traguardo da raggiungere è l’elezione all’Ars il prossimo 5 novembre, ma per Cateno De Luca la vera sfida, con se stesso e con la città, è quella delle elezioni amministrative del 2018. L’ex sindaco di Santa Teresa vuole conquistare Palazzo Zanca e oltre a girare in lungo e largo per il territorio messinese, tenendo comizi in tutti i villaggi, continua ad organizzare incontri elettorali e convention. L’ultima si è svolta sabato pomeriggio al teatro Vittorio Emanuele di Messina.

De Luca ha illustrato i primi 16 punti del suo programma elettorale per Messina e si è confrontato con cittadini ed il rappresentanti delle forze sociali e imprenditoriali della città. Ha quindi fatto conoscere al pubblico altri 50 candidati che appoggeranno la sua candidatura a sindaco dopo le regionali e ha presentato il suo secondo assessore designato, l'avvocato Dafne Musolino. Nella precedente manifestazione, che si era svolta a piazza Cairoli il sabato precedente , De Luca aveva indicato come primo assessore Massimiliano Minutoli.

"Cateno contro tutti" è il titolo simbolico che De Luca ha voluto dare alla convention di sabato. Ed in effetti si è scagliato contro coloro che – a suo dire – hanno affossato la città. Tante critiche, soprattutto agli attuali amministratori, ma anche proposte per il rilancio di Messina.

"Il patrimonio culturale di Messina deve essere il fulcro di una apposita strategia di valorizzazione e rilancio dell’intera comunità anche in chiave turistico imprenditoriale per restituire alla città la sua vera identità, deturpata da anni di malgoverno della classe politica", ha detto De Luca dal paco del Vittorio Emanuele.

"Per riuscire a valorizzare il patrimonio storico della città – ha dichiarato – bisogna recuperare, valorizzare e mettere in rete tutte le migliori esperienze degli ultimi venti anni: recupero dei forti umbertini, collaborazione con associazioni cittadine e gruppi giovanili per organizzare spettacoli, le bande musicali, le preziosa realtà del Museo di Gesso, quello di Castanea, il Museo del 900, villa DE Pasquale, villa Cianciafara e Villa Melania. Tutto questo potrebbe non bastare se non si scioglieranno nodi storici come il recupero della Zona Falcata, l’apertura alla città dell’Area della Fiera, la messa a norma dell’Arena di Villa Dante. Importante poi istituire il ciclo delle notti bianche itineranti e permanenti ogni sabato da maggio a settembre coniugando cultura, musica e gastronomia.

"Oltre al Duomo e al Museo regionale- ha proseguito – i turisti devono vedere anche tutto quelle che offre Messina che d'altronde il sesto porto in termini di sbarchi crocieristici con circa 400.000 presenze annue. Tuttavia, l’assenza di percorsi ben determinati e di una strategia integrata pubblico/privata spinge le compagnie a bypassare la città ed a puntare su Taormina ed Etna e questo non deve più avvenire.

"In tale contesto – ha concluso De Luca – è indispensabile promuovere meglio il giro sulle feluche, sui bus e sulle carrozze per far gustare le bellezze di Messina e puntare su itinerari che mettano in risalto i villaggi e le peculiarità del territorio. Fondamentale sarà la creazione del brand Messina per consentire di valorizzare le sue eccellenze storiche, artistiche, e enogastronomiche della città".