Ultimi due giorni di campagna elettorale in Sicilia. Domenica prossima si vota ed in queste ore i candidati alla presidenza della Presidenza della regione sono impegnati più che mai ad incontrare i siciliani per convincerli a portarli dentro Palazzo D’Orleans. Il candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, , ha deciso di chiudere la sua campagna elettorale con una traversata in traghetto sullo Stretto di Messina. Un viaggio di andata e ritorno con giovani e imprenditori siciliani.
La partenza, domani, venerdì 3 ottobre, alle ore 14:20, dal porto di Messina con gli imprenditori che chiedono alla politica di collegarli all’Italia e all’Europa; rientro alle ore 15:20 con i ragazzi che vivono e lavorano in Italia e che da Villa San Giovanni torneranno in Sicilia. “Una Regione con le carte in regola, che guarda ai giovani e alle imprese, che costruisca una Sicilia moderna, semplice, efficiente, trasparente e che abbia una sola missione: lo sviluppo e il lavoro. Il mio progetto è il Futuro, è la Sicilia 2030, un’Isola che diventi Ponte tra Mediterraneo ed Europa”.
Sul traghetto Micari incontrerà i giornalisti. Accanto a lui ci sarà Matteo Richetti, portavoce nazionale del Partito Democratico. L’appuntamento per la stampa è alle 14 agli imbarchi del porto di
Alle 18.30 Fabrizio Micari, Matteo Richetti, Maurizio Martina, ministro per le Politiche agricole, e tutti i leader della coalizione in Sicilia si recheranno a Brancaccio nella casa museo Don Pino Puglisi dov’è previsto un momento di raccoglimento nella piazza Anita Garibaldi dove fu ucciso il parroco antimafia. “Ho iniziato questa mia sfida gentile – sottolinea Micari – deponendo un fiore per Don Pino. Ritorno qui non per chiudere la campagna elettorale, ma per aprire da qui una nuova stagione”.
Restando nel centro sinistra, il segretario regionale del PD, Fausto Raciti, risponde a quanti hanno sottolineato il disimpegno di Renzi, che nelle scorse ore è volato negli Stati Uniti, per le regionali in Sicilia: “Sono davvero stucchevoli ed insopportabili le chiacchere su presunto 'disimpegno' di Matteo Renzi e del PD dalla campagna elettorale siciliana. Il PD ha lavorato per costruire coalizione e liste competitive, e ha avuto tutta la propria classe dirigente in campo: da Matteo Renzi ai ministri del governo, dirigenti nazionali, amministratori locali e militanti".
"Da due mesi – aggiunge – battiamo la Sicilia palmo per palmo insieme con Fabrizio Micari, parlando del futuro della nostra Regione e di proposte concrete mentre gli altri pensano solo ad azzuffarsi ed i capi dei loro partiti nazionali fanno qualche inutile passeggiata per parlare dei ministri dei prossimi governi anziché della Sicilia”.