“Abbiamo tolto tutte le sedie perché sia chiaro che a noi non interessano le poltrone. Abbiamo un progetto che punta sulle idee, puntiamo a creare una fucina di idee che guarda all’area moderata ma riformista, ai liberal socialisti e cattolici liberali che ritengono che le riforme siano il carburante della società”. Scherza ma non troppo Nanni Ricevuto nell’aprire l’incontro con Nino Germanà nella sala consiliare di Palazzo dei Leoni rimasta senza sedie. Tutti in piedi per un breve incontro in vista delle Regionali del 5 novembre.
“I partiti non sono più presenti nel territorio per questo abbiamo deciso di creare una fucina di idee, un laboratorio che sin dal 7 novembre contribuirà a dare forza e proposte al progetto politico– ha continuato l’ex senatore ed l’ultimo presidente della Provincia prima della disastrata riforma Crocetta- Abbiamo un nemico da sconfiggere ed è l’afflizione tutta siciliana. Come abbiamo potuto mai eleggere un mediocre come Crocetta? Adesso dobbiamo stare attenti a non cadere dalla padella alla brace dei dilettanti allo sbaraglio. Un conto è la protesta un altro l’amministrare, come ben sanno i messinesi nell’era Accorinti ed i romani nell’era Raggi. Musumeci non è un mestierante della politica, è onesto e sa amministrare ma soprattutto conosce i problemi”.
Ricevuto ha poi ricordato come da deputato regionale Nino Germanà abbia operato per il territorio e la prova sono la legge che ha portato alla fusione Irccs-Piemonte nonché la riapertura del Museo Regionale o l’istituzione del Parco Archeologico di Tindari.
“Non sono qui per parlare solo della mia candidatura alle Regionali- ha poi preso la parola Germanà– ma per un progetto politico che guarda avanti alle prossime competizioni elettorali: le Politiche, le elezioni provinciali e le amministrative di Messina. Non chiedo il voto ma il contributo di idee e soluzioni. Il politico non è un tuttologo ma colui che amplifica le voci del territorio e le porta nelle sedi istituzionali. Ho girato molto in questi 5 anni, per me anche andare ad una sagra era importante non per cercare consenso ma per conoscere quel luogo, le tradizioni, le persone. Se non conosci il territorio come puoi rappresentarlo? E’ vero la salvezza del Piemonte e la riapertura del Museo portano la mia firma, ma non sono stato solo, oltre ai colleghi deputati di altri partiti c’è stato chi ha supportato nel territorio le mie battaglie. Ho fatto questo, ho valorizzato le eccellenze della Sicilia, dalla sanità all’arte ed ho costruito una classe dirigente giovane e competente”.
Il deputato uscente conclude ribadendo che il 5 novembre è la prima tappa di un percorso politico di un’area moderata ma riformista che guarda non solo alle Politiche ma soprattutto alle elezioni provinciali ed alle amministrative.
“Sono stato sempre contrario alla riforma annunciata con uno spot in tv da Crocetta e che ha cancellato le Province- ha concluso Germanà– Andavano riformate e andavano tagliati gli sprechi. Lui ha scelto di distruggerle. Ma siamo pronti ad entrare a gamba tesa per le amministrative, dal 6 novembre in poi vogliamo cambiare gli equilibri a Messina. La cosa più paradossale è che il messinese oggi è talmente tanto rassegnato alla sporcizia, al degrado, che non pensa più alle grandi opere da fare, ma si accontenterebbe che gli togliessero le erbacce davanti casa. Il nostro progetto mira a cambiare le cose ed a lasciare la rassegnazione al passato”