“Sembra che l'unica parola adatta a descrivere la situazione attualmente presente al Comune di Messina sia 'paradosso'. Da un lato abbiamo un Consiglio Comunale delegittimato dalle continue inchieste della magistratura (da Gettonopoli al Bilancio, passando per Matassa) che presenta una mozione di sfiducia contro Renato Accorinti; dall'altro lato abbiamo un Sindaco a capo di una città in continua emergenza rifiuti, con un dissesto idrogeologico gravissimo, strade colabrodo e nessun diritto di continuità territoriale rispettato".
È secca la replica dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, Francesco D'Uva, Alessio Villarosa e Valentina Zafarana, a quanto dichiarato a Tempostretto da Gianpiero D’Alia (leggi qui).
"Quando la quasi totalità del Consiglio Comunale di Messina fu travolta dall'inchiesta Gettonopoli, noi siamo stati i primi a chiedere un passo indietro a tutti i consiglieri coinvolti, nel nome della dignità politica eppure nessuno di loro ha avuto la bontà etica di metter da parte la poltrona nonché i propri interessi. Se è pur vero che per molti di loro l'indagine è stata archiviata, è altresì vero che tanti altri sono stati rinviati a giudizio”.
Quanto poi alle dichiarazioni di D’Alia a proposito dell’Autorità portuale è il parlamentare Francesco D’Uva a replicare: “"Fanno quasi sorridere le parole di Giampiero D'Alia quando parla di Autorità Portuale. Lui, che era uno dei sostenitori più accaniti della sede AP a Gioia Tauro, adesso cambia idea e rilancia quella dello Stretto. D'Altronde il 'cambio casacca' non sembra esser un elemento nuovo all'interno del suo partito, né all'interno degli altri”
I parlamentari del M5S ricordano poi le battaglie portate avanti a Roma, tra interrogazioni e interpellanze, affinché venisse rispettato il diritto alla continuità territoriale, il biglietto unico integrato nei trasporti veloci tra le sponde messinese e calabra, la creazione di un'AP dello Stretto che valorizzasse le peculiarità dell'area.
"È curioso che adesso tutti i politici si ricordino di Messina, dell'Autorità Portuale e delle tante battaglie per i cittadini – proseguono i Portavoce – proprio adesso che sta per scattare la sfiducia e lo scranno del Sindaco rimarrà vacante. Ma dov'erano tutti quanti negli anni precedenti? È evidente che le poltrone iniziano a far di nuovo gola e i 'vecchi lupi' cominciano a muoversi come possono. Quello che forse non è ancora chiaro è che i cittadini sono stanchi e stufi. Noi siamo sicuri che le prossime elezioni saranno un modo, per i messinesi, di dare definitivamente un taglio con il passato: siamo pronti ad esser questo taglio".
Puntuale la replica di D’Alia: “Mi fa piacere che, sia pure con un linguaggio da Prima Repubblica, i deputati del M5S, abbiano dato prova d’esistenza in vita, ma sono riusciti a non far capire se sono d’accordo o meno con la sfiducia. Dopo l’esperienza Accorinti, così simile a quella della Raggi, sono certo che i messinesi capiranno. Quanto all’Autorità portuale, non ci siamo accorti della presenza di D’Uva all’incontro del 2014 promosso dall’Ordine degli architetti ed anche adesso si capisce che non conoscono bene i termini della questione, visto che parlano di sede e non di contenuti. Forse dovrebbero consultarsi con Casaleggio”.