La vertenza dei lavoratori del Teatro Vittorio Emanuele resta aperta ed il presidio continua. La proposta del Cda di istituire un tavolo di lavoro permanente per risolvere le criticità dell’ente (tabelle di equiparazione, pianta organica, finanziamenti regionali, situazione dell'orchestra e lavoro dei tecnici precari) ha trovato adesione solo da parte della Fistel Cisl, restano sul piede di guerre, invece, gli altri quattro sindacati , Slc-Cgil Uilcom-Uil , FialS-Cisal e S.A.Di.R.S.
I quattro sindacati, che ieri sono riuntiti in assemblea, si dichiarano apertamente delusi dalle proposte emerse dall’incontro con i componenti del Consiglio d’amministrazione « in quanto, a tre anni dall’insediamento del C.d.A – scrivono in un comunicato – rimangono insolute sia le questioni “storiche” come la mancata equiparazione dei dipendenti agli organici regionali e la pianta organica, che rimane uno strumento di cui il teatro continua a non dotarsi, inficiando, in prospettiva, un adeguato sviluppo dell’E.A.R. e dei suoi dipendenti, sia le problematiche sorte dalla gestione dell’attuale direzione».
«Vorremmo comprendere – spiega -Giuseppe Di Guardo a nome delle quattro Organizzazioni Sindacali -la finalità di un tavolo tecnico permanente. Forse abbiamo commesso l’errore di dare credito per troppo tempo a questa dirigenza, confidando nella capacità che non abbiamo, nel tempo, riscontrato».
I sindacati imputano all’attuale direzione l’incapacità di gestire l’ordinario «come il mancato pagamento degli stipendi del personale facente parte gli organici per i mesi di dicembre 2012 e la tredicesima mensilità, la mancata assunzione dei tecnici stagionali e conseguentemente dei lavoratori a tempo determinato, inoltre non sono stati ancora effettuati i pagamenti del personale artistico e delle compagnie di prosa che si sono esibiti nella stagione 2011/2012, provocando quotidiane ingiunzioni legali di pagamento. I fornitori – si legge ancora nel documento sono ancora in attesa del pagamento delle fatture, ed anch’essi, promuovono ingiunzioni di pagamento attraverso i legali, con ulteriori aggravi di spesa per le già carenti risorse economiche».
Slc-Cgil Uilcom-Uil , FialS-Cisal e S.A.Di.R.S. parlano di assenza di «progettualità “manageriale”» da parte dell’ attuale Dirigenza del Teatro, capace solo di avanzare « richiesta di maggiori finanziamenti da parte della Regione» e puntano ancora il dito per il ritardo con cui è stato redatto il bilancio consuntivo 2010, che inficia fortemente le questioni economiche attuali, così come la mancata redazione del bilancio consuntivo 2011.
«Confidiamo- aggiungono i sindacalisti – nell’interessamento del Presidente Crocetta che ha dimostrato di tenere alle sorti del Vittorio ed in una soluzione non più procrastinabile, che dia respiro ad un progetto serio di rilancio e di sviluppo del Vittorio Emanuele».
Auspicano, infine, « un maggiore interesse alle sorti del teatro e dei suoi lavoratori da parte della compagine politica che rappresenta Messina all’A.R.S., insieme al supporto del Commissario Croce, del Presidente della Provincia e del Prefetto di Messina, affinché si creino i presupposti concreti per la risoluzione delle annose questioni, riportando al centro della cultura Messina e la sua Provincia, il Vittorio Emanuele e le sue competenze artistiche rappresentate da tutti i suoi dipendenti, precari ed in organico».