I dieci giorni sono trascorsi. E le promesse sono state mantenute solo a metà. Iniziamo dalla buona notizia. Oggi i lavoratori dell’Atm hanno ricevuto il tanto atteso stipendio di maggio. Aspettano ancora quello di giugno e intanto hanno maturato anche la quattordicesima mensilità. La brutta notizia è che non si sa quando i dipendenti potranno avere anche questi due arretrati. Esattamente dieci giorni l’assessore Capone aveva incontrato i sindacati e aveva garantito che entro oggi la situazione si sarebbe sbloccata. Stando alle rassicurazioni ricevute, oggi i lavoratori avrebbero dovuto ricevere i due stipendi di maggio e giugno. E invece è arrivato solo maggio. Una boccata d’ossigeno per questi dipendenti che avevano anche presidiato per due giorni palazzo Zanca prima di avere una qualche risposta. Ma non basta a placare la preoccupazione di sindacati e lavoratori che adesso temono che la situazione si trascini così fino a settembre. Per il pagamento della mensilità di giugno infatti doveva essere esitata un’apposita delibera di giunta. Ma di questo atto non ci sono ancora notizie. E questo è l’aspetto che desta maggiore preoccupazione, ha spiegato il segretario della Filt Cgil Pino Foti. Tra la definizione della delibera e i tempi tecnici per l’accredito delle somme in banca e quindi il pagamento degli stipendi difficilmente si riuscirà a chiudere la vicenda entro la fine di luglio. Giungere ad agosto in queste condizioni significherebbe arrivare a settembre con altre tre mensilità arretrate. Il disinteresse e l’approssimazione dimostrati anche stavolta dalla giunta Buzzanca, dice il segretario Foti, non ha scusanti e pregiudica tutti i faticosi tentativi di contenere il disagio delle maestranze. Il sindacalista chiede dunque al sindaco di convocare immediatamente la giunta per esitare la delibera che quantomeno garantirà lo stipendio di giugno. (Francesca Stornante)