Vertenza Gicap, ancora stipendi pregressi non pagati. Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil Messina tornano a denunciare il mancato riconoscimento delle spettanze ai lavoratori coinvolti nella vertenza supermercati.
Le Federazioni provinciali di categoria contestano alla Gicap il mancato pagamento delle somme arretrate che avrebbero dovuto percepire i lavoratori, ormai ex dipendenti della famiglia Capone.
I sindacati evidenziano che i lavoratori ad oggi hanno ricevuto solo il 25% delle somme arretrate. “Chi non ha firmato l’accordo individuale non ha ricevuto neanche un centesimo da parte di Gicap”.
“Chiediamo a Gicap l’immediato pagamento delle somme pregresse ai lavoratori”, dichiarano il segretario generale della Filcams-Cgil Francesco Lucchesi e Francesco Rubino della UilTucs-Uil.
I due chiariscono un aspetto della situazione che fa riferimento alla procedura di concordato avviata dalla Gicap: “Il pagamento delle retribuzioni può essere effettuato nonostante la mancata autorizzazione preventiva da parte del Tribunale, trattandosi di atto di amministrazione non pregiudizievole per il patrimonio sociale e per la par condicio creditorum”.
“I lavoratori sono ormai da mesi senza alcun emolumento e le difficoltà per far fronte alle spese correnti sono diventate insostenibili”.
I due esponenti sindacali invitano l’Azienda, più volte sollecitata al pagamento delle spettanze, a provvedere a pagare quanto dovuto ed a mantenere gli impegni verbali assunti durante la firma delle conciliazioni. “Ribadiamo ulteriormente – evidenziano Lucchesi e Rubino – che le somme dovute vanno pagate a tutti i lavoratori e non sono ad alcuni”.
I sindacati evidenziano anche il mancato pagamento dei dipendenti del Qui Tron di Giardini Naxos. Dipendenti in forza a Gicap fino alla fine di giugno 2019 che devono essere saldati dalla stessa azienda e che ad oggi non hanno percepito alcuna somma.
“Sollecitiamo anche Gicap a monitorare, con maggiore attenzione, le procedure burocratiche per il pagamento della cassintegrazione, a suo tempo sottoscritta con le organizzazioni sindacali, affinché i lavoratori il più presto possibile possano percepire anche le somme della cassa integrazione”.
F.St.