Uno spiraglio per salvare il lavoro, e con il lavoro, la possibilitá di salvare io futuro delle proprie famiglie, in una zona giá depressa e alle prese con molte vertenze. E’ quello che una delegazione dei lavoratori licenziati lo scorso 31 ottobre dal Gruppo Bonina ha chiesto ieri al Presidente del Tribunale di Barcellona.
Una rappresentanza degli ex dipendenti ha avanzato una richiesta precisa, quella di sbloccare una parte degli arretrati, visto che le spettanze sono ferme dal luglio scorso. Spettanze già ridotte rispetto allo stipendio originario, visto che 89 dipendenti erano stati posti in solidarietà, e poi in mobilità, nella primavera scorsa.
“Abbiamo chiesto al Presidente del Tribunale un impegno concreto per tutelare questi lavoratori in una procedura complessa come quella fallimentare”, spiega l’avvocato Antonino Centorrino, che tutela 21 dei 53 dipendenti licenziati il 31 ottobre scorso. E il presidente Galluccio ha raccolto l’appello, impegnandosi a sensibilizzare gli organi che gestiranno la vicenda.
I cieli peró non sono affatto chiari per i dipendenti del gruppo barcellonese Bonina. Il 12 ottobre la Centro Supermercati Regione Sicilia ha avanzato richiesta di ammissione al concordato in bianco, presentando un piano di rientro che prevede il taglio del costo personale. Ecco quindi, a fine mese scorso, i 53 licenziamenti tra gli 89 lavoratori in mobilità, giá senza paga da luglio appunto. Due i magazzini che hanno chiuso, quelli dedicati al fresco, ubicati a Milazzo e Villafranca. Adesso il Gruppo Bonina ha annunciato altri 160 licenziamenti su tre societá.