MESSINA – – Si inasprisce la vertenza dei lavoratori Papino. La Fisascat Cisl di Messina denuncia le gravi anomalie procedurali sull’espletamento dell’esame congiunto «con un atteggiamento aziendale – riscontra la Fisascat – palesemente scorretto dall’inizio e con una evidente mancanza di sensibilità».
«Sembrerebbe – affermano il segretario generale della Fisascat Salvatore D’Agostino e il segretario Massimo Sili – che dietro l’apertura della procedura si nasconda un interesse ben diverso, ovvero quello di altro player “che sarebbe interessato ad un costo del personale ben inferiore”. Una condizione che abbiamo evidenziato anche nel verbale di incontro sottoscritto lo scorso 18 luglio».
Papino, ricorda la Fisascat Cisl, dichiara un esubero di 160 unità che si riducono senza alcuna giustificazione a 83 lavoratori/lavoratrici. Dall’ultima comunicazione del 12 luglio ad oggi la Papino Spa non ha prodotto nessuna documentazione a supporto della procedura e per ben due volte, l’ultima nella giornata di oggi, l’azienda ha fatto rinviare l’incontro con i sindacati all’ultimo momento.
«Per questo motivo – concludono i rappresentanti della Fisascat Cisl – chiediamo al Prefetto di Messina di convocare, a garanzia dei lavoratori, un nuovo incontro urgente alla presenza anche dell’Ispettorato del Lavoro».