MESSINA – Si è aperto più di uno spiraglio per i 23 lavoratori della provincia di Messina licenziati dal Gruppo Papino. A Catania c’è stato un nuovo incontro con i rappresentanti della società, che ha fatto richiesta di accedere alla procedura di concordato preventivo.
Durante la riunione il Gruppo Papino ha annunciato di voler accogliere le richieste avanzate dai sindacati di procedere al ritiro di tutti i licenziamenti effettuati e chiedere l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
Un cambio di posizione dell’azienda dovuto anche alla pressione arrivata dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, interessata della vertenza lo scorso 18 ottobre dalla Cisl con il segretario generale Tonino Genovese ed i rappresentanti della Fisascat Cisl.
«Si tratta – sottolineano il segretario territoriale Nino Alibrandi e il segretario generale della Fisascat Cisl Messina Salvatore D’Agostino – di un accordo importante perché mette intanto in sicurezza i lavoratori messinesi. Ma anche tutti quelli licenziati negli altri punti vendita siciliani, per un anno in attesa che si concretizzino le voci di un possibile trasferimento ad altri gruppi di primaria rilevanza, così come affermato dall’azienda nel verbale sottoscritto.
Aspettiamo che lunedì prossimo i commissari nominati dal Tribunale di Catania diano il via libera all’accordo con la revoca dei licenziamenti per inserire anche i 60 lavoratori licenziati nella procedura della cassa integrazione straordinaria». Fissato già il nuovo incontro tra le parti al 26 novembre per la prosecuzione della trattativa.