La Fp Cgil convoca l’esecutivo per decidere le iniziative da intraprendere nei prossimi mesi

Le osservazioni mosse dalla Corte dei Conti, il rischio dissesto che corre palazzo Zanca, fa “tremare” anche tanti lavoratori. Un assaggio lo si è avuto lo scorso mese con il ritardo nella corresponsione degli stipendi, un ritardo che preoccupa perché sintono di un malessere che rischia di riproporsi a breve. Parecchio il fermento nel mondo sindacale. Lo dimostra la convocazione (per lunedì) dell’esecutivo dei lavoratori della Fp Cgil che deciderenno le iniziative da intraprendere alla luce degli ultimi orientamenti della Corte dei Conti.

“La stabilizzazione del personale precario – scrive la segretaria generale Clara Crocè – non può essere fermata da interpretazioni differenti della norma regionale . La Regione Sicilia attraverso varie circolari ha sciolto il nodo della deroga al tetto del 20 per cento del turnover e che contributi della Regione vanno interamente decurtati nel calcolo della spesa per il personale. Riteniamo inusuale – dichiara – che il sindaco di Alcamo nonché presidente dell’Anci Sicilia abbia potuto innescare un tale meccanismo che rischia di vanificare gli sforzi compiuti da tutti i soggetti .La vicenda dei precari doveva essere affrontata attraverso un confronto regionale con tutte le parti in causa. Questo tira e molla da parte di alcuni Sindaci, pone molti dubbi sulla reale volontà di chiudere la vergognosa stagione del precariato in Sicilia. La Fp Cgil insieme ai precari rsu elette nelle liste del sindacato a partire da lunedì, decideranno le iniziative da intraprendere. A questo punto, chiediamo che venga subito fatta chiarezza per trovare una soluzione condivisa e dare finalmente un lavoro stabile a migliaia di precari che ormai da 25 anni sono illusi dalla politica”.