Sembra una cronaca da un Paese del Terzo Mondo invece è la cronaca di quanto sta accadendo a Messina, senz’acqua dalla notte di sabato e senz’acqua fino a lunedì.
Convocati dal prefetto Stefano Trotta intorno ad un tavolo l’amministrazione, i vertici dell’Amam e delle aziende ospedaliere, dell’Asp, i sindacati, mentre fuori dal Palazzo del governo si tiene un sit-in ed anche i presidenti di quartiere protestano per l’esclusione. Assenti però sia il sindaco che il prefetto. A Roma intanto si lavora alla possibilità di istituire un’unità di crisi. Mentre questo accade in città con negozi chiusi, scuole chiuse, uffici chiusi, in tanti pensano di rivolgersi al “mercato nero” delle autobotti, nonostante gli appelli di tutte le istituzioni a denunciare quanti pensano di vendere l’acqua spacciandosi oltretutto per rapprsentanti di un Ente. Ma torniamo all’incontro in prefettura. (l'intervista video è di Silvia De Domenico)
Dal vertice sono emerse le prime soluzioni tampone. Sono già partiti i lavori per realizzare il by pass di collegamento tra condotta dell'Alcantara e quella di Fiumefreddo (in questo caso servono circa 48-72 ore), dall'altro si lavora alle tubature di Fiumefreddo. Il Comune e l'Amam continuano ad invitare i messinesi a denunciare quanti si propongono per la vendita di acqua con autobotti, perchè la fonte unica di approvvigionamento è il Comune e i punti di distribuzione individuati. L'amministrazione non ha autorizzato alcuna autobotte esterna.
Nel silenzio da Palermo e in attesa di risposte da Roma restano alcune amare considerazioni: la situazione è stata ampiamente sottovalutata, per non parlare delle dichiarazioni entusiastiche e dei comunicati sul successo, smentite dai fatti pochi minuti dopo. Non c’è stata una risposta all’altezza della gravità dei fatti, e questo a prescindere dagli errori derivati dalle scelte del passato. Il vertice in prefettura è stato convocato solo per questa mattina, a fronte di una città in ginocchio e disinformata. Fanno riflettere le assenze al tavolo sia del sindaco che del prefetto, protagonisti nelle scorse settimane di uno scontro a distanza. Non si discute la buona volontà dei tecnici dell’Amam ma Messina ha bisogno ed ha diritto di ben altro che buone intenzioni. Sette giorni senz’acqua, con disagi da Terzo Mondo aggravati dall’emergenza idrica, non sono tollerabili. I messinesi pretendono risposte all’altezza, adeguate, immediate, non approssimazione
Come spiegato dal viceprefetto Maria Cerniglia il Comune nelle prossime ore verificherà le zone a secco per attivare presidi di distribuzione di acqua.
Dopo il vertice, queste le soluzioni individuate dal tavolo tecnico prefettizio, rese note attraverso un comunicato stampa della Prefettura. «Per ciò che riguarda i profili tecnici, al tavolo sono state vagliate due soluzioni, una già in corso, ossia la messa in sicurezza ed il consolidamento del terreno circostante la condotta danneggiata, l’altra, in fase di studio in queste ore, riguarda la realizzazione di un bypass dal luogo della frana fino all’acquedotto dell’Alcantara. L’Amam ha dichiarato che verosimilmente i lavori di riparazione della condotta idrica danneggiata dalla frana si potranno concludere, salvo condizioni meteorologiche avverse, nell’arco delle prossime 36 ore e nel medesimo arco temporale potrebbe realizzarsi anche l’eventuale provvisorio collegamento tra le condotte.
Nel corso dell’incontro sono stati ulteriormente attenzionate le esigenze secondo il seguente ordine di priorità: comparto Sicurezza, comparto Sanità, Servizi pubblici essenziali, Carceri, Uffici giudiziari e fasce disagiate della popolazione.
Dopo una disamina ulteriore delle maggiori criticità ad oggi riscontrate e l’individuazione di soluzioni adeguate – sia per rendere più efficaci gli interventi sia per garantire una migliore distribuzione dei punti di rifornimento alla popolazione – si è convenuto di incrementare il numero dei mezzi necessari al rifornimento con l’ausilio della Protezione civile regionale e di altri Enti che hanno offerto la propria disponibilità. Il Prefetto ha richiesto al Dipartimento regionale della Protezione Civile e all’Esercito di mettere a disposizione un congruo numero di autobotti.
Analogamente è stato comunicato al Sindaco di Messina la possibilità, prospettata dall’Autorità portuale di richiedere alla Società napoletana MARNAVI l’utilizzo di una cisterna della capacità di 5000 tonnellate con immissione diretta nelle condotte idriche.
Fermi restando i due punti fissi di distribuzione per la popolazione siti presso l’ex Gasometro e presso l’Autoparco Municipale, è altresì emersa la necessità di creare ulteriori punti mobili presso le zone maggiormente scoperte e al riguardo si fa riserva di aggiornamenti».
AGGIORNAMENTO ORE 16.30: A seguito della riunione svoltasi nella mattinata odierna presso questa Prefettura, è stata costituita un’Unità di crisi preposta alla gestione dell’emergenza idrica e per fornire un adeguato supporto all’Amministrazione comunale di Messina affinché possa efficientemente organizzare le proprie strutture per la gestione di tale emergenza. L’Unità di crisi è attiva dalle h.8,00 alle h. 20,00 fino a cessata emergenza. Il gruppo di lavoro in questione si raccorderà con l’Ufficio di Gabinetto del Comune, con la Protezione Civile regionale –Servizio di Messina, con l’Autoparco municipale a cui è stata affidata la responsabilità della distribuzione dell’acqua a mezzo autobotti ed infine con l’AMAM per seguire l’evoluzione dei lavori di consolidamento della frana che ha interessato la condotta di Fiumefreddo. Per eventuali informazioni il personale incaricato è raggiungibile ai seguenti recapiti telefonici: 090/366499/408/937/665. Resta impregiudicata la possibilità di contattare il centralino della Prefettura al seguente numero: 090/3661. Sul tema, si registrano anche le dichiarazioni del presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Sono fiducioso che l'assemblea entro oggi possa trovare una soluzione adeguata all'emergenza. Ho sentito il sindaco di Messina Renato Accorinti per informarmi sullo stato dell'emergenza idrica, che dovrebbe risolversi nelle prossime ore, attraverso una serie di interventi che l'amministrazione comunale sta eseguendo. Sono in contatto con il direttore Foti, che mi ha assicurato l'attenzione massima della protezione civile nei confronti della città di Messina per la grave situazione che si è venuta a creare".
Rosaria Brancato