MESSINA – 15 giovani migranti, ospiti negli Sprar “Casa Touré” e “Casa Michelle”, provenienti dal continente africano (Gambia, Costa d’Avorio, Mali, Senegal e Niger). Saranno i protagonisti della seconda edizione di AccogliMe, il progetto dell’Autorità Portuale, in sinergia con la Città Metropolitana, il Comune di Messina, l’Istituto Tecnico Economico Statale “Antonio Maria Jaci” e Medihospes Cooperativa Sociale Onlus.
Il meeting odierno è stato introdotto dalla lezione svolta dalla responsabile degli Affari Istituzionali, Promozione, Relazioni Esterne, Statistiche e Protocollo dell’Autorità Portuale di Messina, Maria Cristiana Laurà, sul crocierismo e sulle attività del porto di Messina.
L’iniziativa, rivolta all’accoglienza presso l’Info Point del terminal crociere del porto di Messina dei passeggeri delle navi, quest’anno coinvolge e costituisce una valida opportunità di inserimento ed integrazione sociale e realizza uno strumento di potenziamento dell’offerta informativa sulla città, sui monumenti e sui siti di maggiore attrattività.
Martedì 12 marzo il personale dell’Ufficio Info Point di Palazzo dei Leoni si occuperà di approfondire le metodologie di gestione dell’accoglienza turistica e la presentazione dei principali punti di attrazione turistica della città.
Nei giorni successivi un gruppo di studenti dell’Istituto “Jaci” formerà i minori sui vari itinerari turistici possibili in città, programmati con l’Ufficio Turismo del Comune di Messina, attraverso lo scambio di esperienze con i ragazzi di alcune classi dei corsi di Turismo che hanno avviato un’attività simile all’InfoPoint del terminal con l’alternanza scuola-lavoro.
“Il progetto che prende il via oggi – ha dichiarato Giuseppe Silvestro, coordinatore degli Sprar Casa Touré e Casa Michelle – è la naturale prosecuzione dell’attività sviluppata l’anno scorso e che ha ottenuto un notevole riscontro, sia in termini di integrazione sociale dei minori non accompagnati coinvolti sia in termini di servizi turistici offerti a costo zero ai numerosi crocieristi in visita a Messina grazie alla loro conoscenza dell’inglese e del francese. I ragazzi migranti hanno lanciato un messaggio bellissimo a tutta la comunità e si è creato un rapporto di empatia con i coetanei messinesi; sono certo che anche in questa seconda esperienza si procederà con la stessa energia dello scorso anno”.