Nella zona di via Aspromonte, sono davvero parecchie le cose che non vanno in termini di degrado urbano. Vediamo almeno un paio di situazioni.
Siamo all’Istituto comprensivo “De Amicis-Bolani”, plesso “De Amicis”.
Nella foto grande e nella gallery, lo spettacolo cui si può assistere praticamente ogni domenica. Complice, ovviamente, la chiusura festiva dell’elementare, gli esterni della scuola diventano una sorta di circolo ricreativo. Senza pulizie di fine giornata, però.
Certo, l’area si distingue per l’enorme “graffito urbano” (nobili i tag se forma autorizzata di street art; meno, se deturpano i muri di una scuola) e una buca-cratere impossibile da evitare, transitando con l’auto, anche se sei Lewis Hamilton.
In più, però, anche domenica scorsa, come praticamente ogni domenica, la scalinata dell’ingresso principale della scuola somigliava a un grande cestino di un fast-food. Anzi, del fast-food a pochi metri da qui: c’è chi, sistematicamente, si piazza lì a consumare soft drink, patatine e hamburger. Il classico junk food, d’accordo: ma il problema di questi giovani non sarà sicuramente un’alimentazione poco equilibrata.
…Salvo poi fregarsene di gettare i rifiuti in qualche cestino pubblico o – come tutti dovrebbero fare in casi del genere – smaltirli correttamente negli appositi contenitori dell’esercizio di vendita o di casa propria.
Segnala poi Adolfo Romeo, corredando le sue indicazioni con tanto di foto, la situazione del largo con cui termina, lato monte, la limitrofa via Aspromonte. Praticamente al parco “Gianluca Canonico”, angolo di città emblematicamente intitolato a un bambino, peraltro vittima innocente delle ‘ndrine. «Un posto dove bambini con le mamme, anziani o persone in cerca di relax dovrebbero recarsi nei momenti liberi o nelle giornate festive. Ad oggi, invece, un luogo malridotto e abbandonato a se stesso: un vero letamaio destinato al tempo libero».
«Ormai siamo a oltre metà maggio – si evidenzia – e il Comune non ha provveduto alle pulizie di routine che si fanno prima dell’estate, ci sono tanti soggetti preposti a tali incombenze, non vogliamo assolutamente scomodare il sindaco. Purché – è l’auspicio di Romeo – sentano la necessità ed il dovere di offrire un verde pubblico decente ed igienico ai cittadini, alle famiglie, in vista della stagione estiva».
Per non parlare, aggiungiamo noi, degli enormi problemi che spesso crea la stessa discutibile frequentazione del parco “Canonico”. Un tema doloroso; un humus poco simpatico, sul quale occorrerebbe davvero vigilare.